Il pm, Giorgio Nicola, ha chiesto 30 anni di reclusione per Dario Cellino, il pensionato a processo per l’omicidio volontario, aggravato da futili motivi, di Marco Massano, geometra 44enne ucciso il 9 novembre 2018
Trent’anni di reclusione: è questa la richiesta del pm, Giorgio Nicola, al termine dell'udienza che si è celebrata ad Asti, a porte chiuse e con rito abbreviato, nei confronti di Dario Cellino.
Il 92enne è a processo per l'omicidio volontario, aggravato da futili motivi, di Marco Massano, geometra di 44 anni, freddato il 9 novembre 2018 a Portacomaro d'Asti con un colpo di fucile per evitare che effettuasse la perizia sul valore dell'immobile dell'anziano, su cui pendeva un decreto esecutivo
Le dichiarazioni in aula
"In base all'età, la richiesta di 30 anni di carcere è eccessiva", ha affermato l'avvocato difensore, Sabrina Zeglio.
"Cellino ha ucciso in maniera determinata, cosciente, con un'arma da fuoco 'micidiale'. Non ci sono dubbi si sia trattato di un gesto volontario", ha detto il legale di parte civile della famiglia della vittima, Alberto Bazzano. "C'era volontà diretta a uccidere - ha aggiunto l’avvocato di parte civile della sorella di Massano, Silvia Merlino - lo si desume dalle perizie svolte".
In aula era presente anche la moglie di Marco Massano, Sara. "Ho ascoltato le dichiarazioni di Cellino. Non provo rabbia - ha dichiarato la vedova di Massano - mi dispiace che non abbia provato in alcun modo empatia e non abbia mostrato sentimenti". Prossima udienza il 23 settembre.