Torino, Salone del libro: chiesto processo per 26, anche per Fassino

Piemonte
Foto di Archivio (ANSA)

Le ipotesi di reato variano dal peculato alla turbativa d'asta. Invece, è stata stralciata la posizione di Michele Coppola, ex assessore regionale del Piemonte nella giunta di centrodestra del governatore Cota

Chiesto il rinvio a giudizio di 26 persone al termine nell'inchiesta sulla vecchia gestione del Salone del Libro. Tra i destinatari del provvedimento, della Procura di Torino, figurano l'ex sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino, gli ex presidenti della Fondazione del libro, Rolando Picchioni e Giovanna Milella, l'ex assessore regionale alla Cultura della giunta Chiamparino, Antonella Parigi. Le ipotesi di reato variano dal peculato alla turbativa d'asta. 

Verso l'archiviazione

E' stata stralciata, invece, la posizione di Michele Coppola, ex assessore regionale del Piemonte nella giunta di centrodestra del governatore Cota e oggi direttore del settore Arte e cultura di Intesa Sanpaolo. Il nome di Coppola non compare tra le 26 richieste di rinvio a giudizio. Lo stralcio, normalmente, è il preludio di una proposta di archiviazione. Anche per altri due indagati è stato disposto lo stralcio.

Cade ipotesi reato su nomina Dmo Piemonte

Cadono, infine, le accuse di turbativa d'asta legate a una nomina al vertice di Dmo Piemonte Marketing Scarl, l'agenzia turistica della Regione. Per questa vicenda erano stati indagati Antonella Parigi, ex assessore regionale alla cultura, e Alberto Ansaldi, amministratore di Dmo. La posizione di Ansaldi è stata stralciata, mentre per Parigi è stato proposto il rinvio a giudizio per altri reati. La nomina in questione era quella di Maria Elena Rossi, che non è stata indagata. 

Le parole dell'ex assessore alla Cultura Antonella Parigi

"Sono convinta - ha detto Antonella Parigi, ex assessore alla Cultura della Regione Piemonte per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio - di aver sempre agito correttamente, con l'obiettivo di tutelare, coerentemente con le leggi vigenti, il Salone Internazionale del Libro e l'immenso valore che questo ha per il sistema culturale piemontese e italiano, ma soprattutto perseguendo finalità di pubblico interesse e senza alcuna forma di beneficio personale. Un aspetto che, peraltro, emerge anche dalla stessa indagine", conclude l'assessore.

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