Al marito della donna è stata inflitta una condanna per maltrattamenti in famiglia a un anno e dieci mesi di reclusione. L’uomo dovrà anche pagare un risarcimento di 15 mila euro
Per due anni ha picchiato e minacciato la moglie perché non voleva che vivesse all’occidentale o frequentasse delle amiche. L’uomo, un 28enne marocchino, oggi è stato condannato per maltrattamenti in famiglia a un anno e dieci mesi di reclusione dal giudice Elena Stoppini del tribunale di Ivrea. Dovrà anche pagare un risarcimento di 15mila euro.
Privata di ogni libertà
Il 28enne aveva privato la moglie, una connazionale di 29 anni, di ogni libertà: le aveva anche vietato di integrarsi con la comunità italiana, di imparare la lingua e di lavorare. Gli episodi di aggressioni - hanno ricostruito gli investigatori - sono andati avanti dal novembre 2016 al giugno 2018 fino a quando la donna, a quel tempo residente a Cuorgnè con il marito e un figlioletto, ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri. Oggi la donna e il figlio vivono in una comunità protetta.