L’operazione si inserisce nell’ambito dell’inchiesta, avviata oltre un anno fa, con al centro la gestione dell'Istituto pubblico di assistenza e beneficenza (Ipab) Jona Ottolenghi
Quattro dipendenti pubblici sono stati denunciati a vario titolo per corruzione, peculato e abuso d'ufficio dai carabinieri di Acqui Terme, in provincia di Alessandria, nell'ambito dell'operazione 'Big Mama', avviata oltre un anno fa, con al centro la gestione dell'Istituto pubblico di assistenza e beneficenza (Ipab) Jona Ottolenghi. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno accertato numerosi reati e condotte illecite, tra cui delibere falsificate, appalti assegnati senza gara e guadagni indebiti.
Le denunce
A essere coinvolti sono M.P.S., per trent'anni alto dirigente del Comune di Acqui e dello stesso Ipab, R.C., presidente dell'istituto, S.R., impiegata, e S.R., già amministratore di una cooperativa che forniva servizi all'istituto. Il nome dell’operazione, 'Big Mama', deriva dal ruolo di primo piano rivestito da M.P.S., ‘padrona’ dell'istituto. Secondo l’accusa la donna, in occasione del rinnovo di un appalto alla cooperativa coinvolta nell'indagine, aveva di fatto obbligato S.R., amministratore della cooperativa, ad assumere il figlio.
Le parole del sindaco di Acqui Terme
"Da oltre un anno sto collaborando con le forze dell'ordine per verificare presunte irregolarità riguardanti la gestione dell'Ipab Jona Ottolenghi". Così, in una nota, il sindaco di Acqui Terme Lorenzo Lucchini in merito all'operazione dei carabinieri 'Big Mama'. "Ho lavorato, in ogni fase, per tutelare i cittadini e l'amministrazione pubblica - aggiunge -. L'attività investigativa mostra una serie di reati di una certa rilevanza, a proposito dei quali spero che la magistratura farà definitiva chiarezza".