‘Ndrangheta nell'Astigiano, Regione non si è costituita parte civile

Piemonte
Immagine d'archivio (ANSA)

E’ cominciata ieri a Torino l’udienza preliminare del processo Barbarossa, relativo alla presenza di una 'locale' nella zona di Asti 

La Regione Piemonte non si è ancora costituita parte civile all'udienza preliminare - cominciata ieri, martedì 19 marzo, a Torino - nel processo Barbarossa relativo alla presenza della 'ndrangheta nella zona di Asti. L'ente non è stato inserito nell'elenco delle 'persone offese'. Si sono costituite parti civili invece i Comuni di Asti e Costigliole d'Asti, a loro volta non comprese fra le ‘persone offese’.

Il commento di due esponenti M5S

Si tratta, per due esponenti del Movimento 5 Stelle, la consigliera regionale Francesca Frediani e il candidato alla presidenza Giorgio Bertola, di un "pessimo segnale". La mancata costituzione all'udienza preliminare non permetterebbe alla Regione di prendere parte al processo in caso di giudizio abbreviato. "La Regione - affermano Frediani e Bertola - ha l'obbligo morale di dare il buon esempio, di dimostrare a tutti che sta dalla parte delle persone oneste, di intervenire concretamente contro le organizzazioni mafiose attive in Piemonte. La mancata costituzione di parte civile in questa fase è un fatto molto grave, una vergogna per la nostra regione".

L'inchiesta

Nei confronti dei 30 imputati, oltre al reato di associazione mafiosa, i Pm ipotizzano anche i reati di traffico di droga, estorsione, rapina e furto ai danni di imprese astigiane. Secondo quanto emerso dall'inchiesta, inoltre, presunti affiliati controllavano anche l'Asti Calcio. L’articolata indagine era "partita a maggio 2015 da alcuni atti intimidatori avvenuti nell'Astigiano", aveva spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, Colonnello Bernardino Vagnoni.

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