Appalti irregolari nell’Astigiano: cinque indagati tra cui il sindaco di Incisa Scapaccino

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

L’indagine riguarda un imprenditore, evasore totale, che avrebbe vinto due gare per l'aggiudicazione di lavori pubblici indetti dal comune piemontese e in parte finanziati dalla provincia di Asti. Avrebbe sottratto a tassazione ricavi per circa 500 mila euro

Un imprenditore di Asti è stato indagato dalla procura della Repubblica di Alessandria, insieme al sindaco di Incisa Scapaccino, Matteo Massimelli, al segretario comunale e altri dirigenti municipali. I reati contestati, a vario titolo, sono abuso d'ufficio, falsità ideologica, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e per il rifiuto di atti d'ufficio in relazione ad una diffida dall'Asl di Asti, attivata dai finanzieri.

Gli appalti irregolari

Secondo le accuse, l’imprenditore fabbricava ‘in nero’ recipienti per le analisi mediche all’interno di un deposito fatiscente. Inoltre, nonostante per i finanzieri fosse totalmente estraneo al fisco e quindi evasore totale, avrebbe vinto due gare per l'aggiudicazione di lavori pubblici indetti dal comune di Incisa Scapaccino e in parte finanziati dalla provincia di Asti. È anche accusato di aver impiegato due lavoratori in nero. Secondo le stime degli investigatori avrebbe sottratto a tassazione ricavi per circa 500 mila euro.

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