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ThyssenKrupp, ex responsabile della sicurezza Cosimo Cafueri lascia il carcere

Piemonte
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Cosimo Cafueri sconterà il resto della pena, ancora quattro anni, come volontario della Croce Rossa. Fu condannato a sei anni per il rogo del 2007 in cui persero la vita sette operai

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Dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della sicurezza dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino, lascia il carcere. Condannato a sei anni e otto mesi per omicidio colposo plurimo, a seguito del rogo che nel dicembre 2007 costò la vita a sette operai, Cafueri è libero da dicembre 2018. Il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Torino, reso noto ieri, giovedì 21 febbraio, dai suoi legali, è analogo a quello concesso a Spoleto (Terni) a Marco Pucci, ex consigliere Thyssen detenuto a Terni per gli stessi motivi. 

La detenzione

A Cafueri rimanevano ancora quattro anni di detenzione. I giudici hanno accolto l'istanza dei legali, gli avvocati Guglielmo Giordanengo, Maurizio Anglesio e Francesco Dassano. Cafueri non è stato ritenuto socialmente pericoloso e, in carcere, ha mantenuto un comportamento corretto. L'ex manager sconterà dunque il resto della pena come volontario della Croce Rossa, ma dovrà rimanere a casa dalle 22 di sera alle 7 del mattino. Come per Marco Pucci, l'affidamento in prova potrà essere revocato, qualora dovessero essere violate le prescrizioni del Tribunale. 

La lettera alla Procura di Essen

Nei giorni scorsi il Ministero della Giustizia ha infatti inviato una lettera alla Procura di Essen, in Germania, competente nell'applicazione della sentenza sul rogo, per avere conferma del fatto che i difensori dei due manager tedeschi dell'acciaieria, Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, condannati in via definitiva in Italia ma tuttora liberi in Germania a undici anni dalla strage, avrebbero depositato memorie in cui verrebbe chiesta l'archiviazione del caso.