Thyssenkrupp, 10 anni fa il rogo in cui persero la vita 7 operai

Cronaca
Nella foto i volti delle vittime del rogo del 2007 scoppiato nell'acciaieria di Torino (Ansa)

Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007 sulla linea 5 dell’acciaieria i lavoratori furono travolti da olio bollente. Dopo l’episodio indagini lampo, processi e una condanna definitiva per i manager imputati dell'incendio. Molte le iniziative in ricordo delle vittime

Sono passati dieci anni da quando, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, poco dopo l’1 di notte, sulla linea 5 dell’acciaieria tedesca Thyssenkrupp di Torino, sette lavoratori vennero travolti da una fuoriuscita di olio bollente che prese fuoco. Un operaio morì sul colpo, altri sei persero la vita nei giorni seguenti. Fu Antonio Schiavone a morire quasi immediatamente. Agli altri - Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe De Masi - toccarono giorni, o settimane, di agonia. L’unico superstite fu Antonio Boccuzzi.

Le indagini lampo, i processi e la condanna

Dopo la tragedia della Thyssen il governo aveva accelerato il varo del Testo Unico delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, che aveva visto la luce nell'aprile 2008. L'inchiesta su quanto accaduto, coordinata dal pm Raffaele Guariniello e dagli altri magistrati del suo pool, Francesca Traverso e Laura Longo, è stata condotta a tempo record. Nel gennaio 2009 si è aperto il processo in Corte d'Assise, prima tappa di un complesso iter giudiziario che si è concluso nel maggio 2016, quando la Cassazione ha confermato le condanne nei confronti dei sei imputati, tra cui l'amministratore delegato Harald Espenhahn, a pene tra i 9 anni e 8 mesi e i 6 anni e 3 mesi. Mentre i famigliari delle vittime sono stati risarciti con 13 milioni di euro. Per l’ad di Thyssenkrupp la Cassazione, nelle sue motivazioni, ha parlato di "colpa imponente", perché insieme ad altri cinque manager del gruppo siderurgico ha provocato, per la totale e consapevole mancanza di adeguate misure di sicurezza, il rogo. “Thyssenkrupp è profondamente addolorata che in uno dei suoi stabilimenti si sia verificato un incidente così tragico. Faremo il possibile affinché tale disgrazia non accada mai più", è stato il commento alla sentenza definitiva dell'azienda. Per gli imputati italiani si sono aperte le porte del carcere. Mentre Espenhahn e l'ex consigliere Gerald Priegnitz sono ancora liberi in Germania. A ottobre, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha chiesto che la sentenza venga recepita e eseguita

La Thyssen 10 anni dopo il rogo

Intanto, da tre anni, in corso Regina 400, vanno avanti le operazioni di pulizia e di messa in sicurezza. Gli addetti ai lavori hanno lavato i pavimenti, smontato i carroponti, chiuso la maggior parte delle buche che una volta ospitavano le macchine. Tutto è stato smaltito e venduto, compreso l'impianto di laminazione della linea 5, rimossa otto mesi fa. "Il 90% dei manager è cambiato", spiegano dalla multinazionale. "Stiamo lavorando per andare avanti bene, per migliorarci. La maggioranza di noi è nuova. Ma, anche chi non c'era, non può non fare i conti con quello che è successo dieci anni fa". Oggi Torino punta a riqualificare l’area, ma sulla questione è arrivato - pochi mesi fa - l’ennesimo stop. Il 19 luglio una delibera della giunta comunale ha bloccato i piani di riqualificazione che, tra il 2013 e il 2016, erano stati predisposti per alcune grandi ex aree industriali, Thyssenkrupp compresa. Il motivo: non era in linea con la variante al Piano regolatore a cui l'amministrazione sta lavorando. "In questo momento ci sono altre priorità, ma per quell'area abbiamo una progettualità”, ha spiegato il vicesindaco e assessore all'Urbanistica della Città, Guido Montanari, "Vogliamo evitare che la riqualificazione preveda solo residenze e aree commerciali, come era emerso dalle vecchie ipotesi. Quello che ci preme è che venga mantenuta una consistente quota di parte produttiva".

Le iniziative in ricordo delle vittime

Torino, a dieci anni di distanza da quanto accaduto, ricorda i sette operai morti nel rogo della Thyssenkrupp con numerose iniziative e programmi. Anche quest'anno Sicurezza e Lavoro ha organizzato le Settimane della Sicurezza, un calendario di iniziative per la promozione, in particolare fra i giovani, della cultura della salute, della sicurezza, dei diritti e della prevenzione a scuola e sui luoghi di lavoro. Primo appuntamento delle Settimane, per il decennale della Thyssen, la cerimonia di commemorazione al Cimitero Monumentale dove sono sepolti cinque dei sette operai. Qui, familiari e istituzioni si riuniranno la mattina del 6 dicembre per un momento di raccoglimento. Nello stesso giorno, la città presenterà il progetto per il memoriale dedicato agli operai Thyssen, che vuole diventare un monumento a tutte le vittime sul lavoro. Le iniziative però proseguiranno anche dopo l’anniversario, fino al 18 dicembre. Dal premio per la promozione dello sport fra chi ha subito un infortunio sul lavoro agli incontri nelle scuole, ma anche tornei di calcio, mostre e convegni, come quello su due tragedie torinesi, la Thyssenkrupp e il cinema Statuto. Iniziative sono previste anche in altre parti d'Italia. Alezio (Lecce), per esempio, ha dedicato la via principale della sua nuova zona industriale al concittadino Rocco Marzo, morto dieci anni fa alla Thyssen.

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