Giorno Memoria a Torino, Appendino: ”Il futuro si scrive con i valori”

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)
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La sindaca del capoluogo piemontese ha ricordato le vittime della Shoah in un discorso che è stato pronunciato nella Sala Rossa del Palazzo Civico 

“La storia del futuro si deve scrivere con i valori e la memoria di ciò che è stato, in modo che non si ripeta mai più l'orrore della Shoah". Sono le parole conclusive del discorso tenuto da Chiara Appendino, sindaca di Torino, nella Sala Rossa del Palazzo Civico in occasione del Giorno della Memoria. Durante il suo intervento la prima cittadina ha parlato di "coloro che hanno perso la vita e l'anima nei campi di concentramento", dei sopravvissuti e di chi "a questo incubo si è opposto". La sindaca si è poi soffermata su "quel particolare momento in cui tutto ebbe inizio e nessuno - o quasi - se ne accorse. Tutti noi dobbiamo chiederci ogni giorno: qual è quel momento?”, ha proseguito Appendino. "In quale pensiero, in quale gesto, in quale simbolo è iniziato tutto? Qual è il confine tra normalità e mostruosità? E come è stato possibile che, a un certo punto, questi due elementi fossero fusi in una cosa sola?".

Appendino: “Valori vanno custoditi, sono il bene più prezioso”

Per rispondere a queste domande, Appendino cita l’opera di Hannah Arendt 'La banalità del male', affermando che "la mostruosità può avere tantissimi volti, oppure non averne affatto. Mi rivolgo a tutti noi e ai più giovani – ha concluso la sindaca di Torino -: non esistono manuali di istruzioni da consultare per capire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ognuno di noi deve capirlo, con la propria etica, con le proprie conoscenze e con tutta l'umanità di cui è capace. Le risposte sono nei valori. E questi vanno coltivati, custoditi e cresciuti come il bene più prezioso che avete".

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