Ucciso con colpo di pistola nel Canavese: trovata l'arma del delitto

Piemonte
Immagine d'archivio (ANSA)

E’ stata ritrovata questa mattina nei boschi tra Montalenghe e Scarmagno, in provincia di Torino, la pistola che Giuseppe Laforè ha utilizzato per uccidere Laurent Radici, padre della sua fidanzata

E’ stata ritrovata questa mattina, venerdì 25 gennaio, nei boschi tra Montalenghe e Scarmagno, in provincia di Torino, la pistola che Giuseppe Laforè ha utilizzato per uccidere Laurent Radici, il 44enne di San Giorgio Canavese freddato davanti a casa il 10 gennaio scorso. Si tratta di un calibro 22 Smith e Wesson. L’uomo era stato ucciso con un colpo al volto. E' stato proprio Laforè, 25 anni residente a Romano Canavese (Torino), ad indicare agli inquirenti il punto in cui, dopo l'omicidio, ha nascosto l'arma. La pistola, ritrovata dagli artificieri dell'Arma in località Masero, era all'interno di una busta. E' risultata rubata.

L'arresto e la latitanza

Il ragazzo aveva sparato al 44enne, padre della sua fidanzata, perché questi ostacolava la relazione tra i due. I forti dissidi fra il giovane e l’uomo sarebbero peggiorati drasticamente in seguito alla scoperta del fatto che la coppia era in attesa di un bambino. Il 24enne si è costituito ed è stato arrestato giovedì 17 gennaio dopo una settimana di latitanza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'omicida era scappato nascondendosi grazie all'aiuto dei familiari. Qualche tempo dopo avrebbe deciso di confessare.

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