Torino, in Siria per combattere Isis: pm chiede sorveglianza speciale
PiemonteLa misura è stata richiesta per quattro persone, appartenenti all’area antagonista, che in tempi diversi sono andate in Siria per unirsi alle “Unità di milizia popolare” curde
La procura di Torino ha chiesto la misura della sorveglianza speciale per quattro persone che sono andate in Siria per unirsi alle Ypg, le “Unità di milizia popolare” curde che combattono, fra l’altro, contro l’Isis. I quattro appartengono all’area antagonista e si sono recati nel Paese siriano in tempi diversi. La richiesta è stata notificata dalla Digos del capoluogo piemontese e, secondo le prime informazioni, comporta anche l’obbligo di dimora. Il procedimento prevede un'udienza di discussione in tribunale, che verrà celebrata nelle prossime settimane.
Diretto verso la regione del Rojava
Uno dei quattro destinatari della richiesta della procura lasciò Torino, diretto verso la regione del Rojava, nel marzo del 2018, quando nel capoluogo piemontese era sottoposto a una misura cautelare (non in carcere) per episodi avvenuti durante dei tafferugli con le forze dell'ordine.
"Rifarei scelta 100 volte"
"Rivendico il fatto di essermi unito allo Ypg nell'agosto del 2016 e di essere ritornato in Siria nel marzo del 2018 violando le misure cautelari, per questo motivo mi trovo tuttora ai domiciliari". È quanto scrive su Facebook uno dei quattro antagonisti per i quali la procura di Torino ha chiesto la sorveglianza speciale. "Non ho nessun rammarico e tanto meno rimorso", aggiunge, sottolineando di "non avere paura di eventuali ripercussioni legali per questa mia scelta, di cui vado fiero e che rifarei altre 100 volte".