Tav, la Città metropolitana di Torino dice sì all’opera

Piemonte
Foto di archivio (Getty Images)

La mozione a favore della Torino-Lione è stata approvata con 167 sì, 8 astenuti e un voto contrario. La sindaca di Torino Chiara Appendino non ha partecipato al voto

La mozione delle opposizioni di centrodestra e di centrosinistra a favore della Torino-Lione è stata approvata dalla Conferenza dei sindaci della Città metropolitana di Torino con 167 sì, 8 astenuti e un voto contrario. La sindaca del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, non ha partecipato al voto. Il documento impegna la sindaca "a riconoscere i benefici dell'opera per l'intero territorio metropolitano e a svolgere ogni azione finalizzata a sostenerne la realizzazione nei tempi previsti".

Le parole della sindaca Chiara Appendino

A proposito dell'approvazione dell'ordine del giorno a sostegno dell'opera, si è espressa anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino.
Il voto della Città Metropolitana di Torino è "un atto politico" e conferma che la Torino-Lione è un "tema altamente divisivo sul quale è difficile discutere nel merito", le sue parole.
E ancora: "Aspettiamo la conclusione dell'analisi costi-benefici e l'analisi giuridica su eventuali costi di sospensione dei lavori che dovrebbero essere concluse entro fine mese", ha poi aggiunto la prima cittadina del capoluogo piemontese.

Il commento del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino

Sulla vicenda si è espresso anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino: "Il voto ha fatto giustizia di cosa pensa sulla Tav e la crescita del Piemonte la comunità dell'area torinese, rappresentata dai suoi sindaci e non da chi è venuto da altre parti d'Italia, in alcuni casi con il treno ad Alta Velocità", le sue parole.

La replica dei No Tav

Il voto dei sindaci, in Città metropolitana, a favore della Tav "è una mossa elettorale di centrodestra e centrosinistra per provare a rispondere, senza successo, ai 70mila della manifestazione di sabato". Così il Movimento No Tav, secondo cui "la presenza delle 'madamin', che hanno chiesto anche di intervenire, certifica il livello politico da ultima spiaggia della politica sì Tav torinese".
I No Tav si sono scagliati anche Chiamparino, sostenendo che "utilizzi le sedi istituzionali come proprie per prepararsi al voto".

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