No Tav, le rivendicazioni della manifestazione dell'8 dicembre

Piemonte
Foto di archivio
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A Torino manifestazione No Tav contro l’alta velocità. Secondo gli organizzatori in piazza 70mila persone. FOTO

"Chiediamo che tutto questo abbia fine, lo chiediamo con forza al M5S perché l'avevano scritto nel loro programma". È l'appello lanciato dal palco di piazza Castello durante la manifestazione No Tav di Torino da Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav che si oppone alla Torino-Lione. "Ci rendiamo conto - ha spiegato - che non sono soli al governo ma gli chiediamo di resistere e portare a casa quello che hanno promesso. Non accettiamo nessun tunnel". Sul palco è salito anche il sindaco di Susa Sandro Plano, contrario alla Torino-Lione. "Al primo ministro anche noi chiediamo di ascoltare le nostre ragioni". Vogliamo più investimenti, e vogliamo riempire i nostri capannoni di lavoro vero - aggiunge il primo cittadino - per questo chiediamo al premier di ascoltarci".

Airola, 5 Stelle: "Tav non si farà, sennò tutti a casa"

Dal palco della manifestazione interviene anche il senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola: "L'analisi costi benefici prima o poi arriverà e il Tav non si farà, lo stiamo dicendo chiaramente e credo stiano facendo un buon lavoro". "L'opera - ribadisce - non si farà mai. Sono sei mesi che stiamo lavorando - aggiunge a proposito dell'analisi costi-benefici -. Sono certo che il ministro Toninelli stia aspettando che arrivi il risultato definitivo dell'analisi. Uno studio - conclude - che confermerà che questa grande opera è inutile come diciamo da sempre. Se così non fosse andremmo tutti a casa".

Sindaca Appendino: "Tav è passato, contraria da sempre"

La sindaca Chiara Appendino ha definito su Facebook la Tav come "una grande opera che rappresenta un modello di sviluppo del passato a fronte di un mondo che sta cambiando molto velocemente con prospettive inedite".Riguardo alla manifestazione di piazza Castello ha spiegato che in corteo ci sono "persone che vogliono ribadire che un futuro disegnato su un modello di sviluppo alternativo, sostenibile e collettivo è possibile. E che non può essere rappresentato dalla linea Torino-Lione. Non ho mai esitato a ribadire la mia contrarietà all'opera.

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