Telegram si aggiorna su iOS e Android: novità su bot, canali e privacy

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

Al centro dell'ultimo update ci sono ancora la privacy e la sicurezza degli utenti, ma le novità riguardano anche i bot, le chat di gruppo e i canali pubblici 

Telegram si aggiorna nuovamente. Dopo l’update di qualche settimana fa, la piattaforma di messaggistica rivale di Whatsapp ha iniziato a distribuire su iOS e Android, oltre che sulla versione desktop, l’ultima release al cui centro c’è, ancora una volta, la privacy e la sicurezza degli utenti. L’aggiornamento porta con sé anche alcune novità riguardanti i bot, le chat di gruppo e i canali pubblici: ecco quali.

Tutte le novità

Telegram ha sempre mostrato particolare interesse per la tutela privacy dei suoi utenti, sviluppando diversi strumenti volti a garantirla. Non fa eccezione l’ultimo update rilasciato dall’app, grazie al quale ognuno potrà scegliere nel menu delle impostazioni se mostrare il proprio numero a tutti, a nessuno oppure solo ai profili salvati. Il programma indicherà inoltre con l’etichetta ‘Truffa’ tutti gli account sospetti con cui si entra in contatto.
La release interessa da vicino anche i bot, che ora possono essere integrati in modo più immediato con i servizi web, aiutando così l’utente ad accedere a un sito direttamente tramite il proprio canale Telegram, senza dover uscire dall’applicazione. Le novità riguardano poi anche le chat di gruppo, che possono essere trasformate dai loro amministratori in forum di discussione attraverso il comando ‘Discuti’, e i canali pubblici, ai quali si potrà accedere dal web anche senza aver effettuato l’accesso a Telegram, cliccando su ‘Anteprima canale’.

Telegram contro Whatsapp

La sicurezza e la privacy degli utenti sono da tempo il terreno degli scontri tra il fondatore di Telegram, Pavel Durov, e la rivale WhatsApp. Secondo lo sviluppatore, l'app rilevata da Facebook Inc. nel 2014 non potrà mai essere sicura, come dimostrano le numerose vulnerabilità individuate nel corso degli anni, l’ultima delle quali risalente al 14 maggio scorso, quando si è scoperto che alcuni hacker potevano installare uno spyware sugli smartphone degli utenti attraverso una chiamata. In quell’occasione, Durov ha pubblicato un lungo post sul blog ufficiale di Telegram, dicendosi affatto sorpreso per questa falla nella sicurezza di Whatsapp, programma nel quale “ogni volta che si risolve un problema ne nasce un altro”.

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