Dietro la vendita di un biglietto c'è una tecnologia di cui non ci rendiamo conto. Proprio perché questa punta a essere invisibile
(dagli Emirati Arabi Uniti)
Per capire come funziona e come sta cambiando il mondo del ticketing siamo volati negli Emirati Arabi, dove una azienda nata in Italia, Vivaticket è dietro l'esperienza d'acquisto e distribuzione dei ticket della maggior parte delle attrazioni di Dubai e Abu Dhabi e sta innovando il servizio di biglietteria e il controllo accessi.
"Non c'è un'altra azienda nel mondo del ticketing che gestisce tutti i diversi mercati come facciamo noi, dagli eventi sportivi, gestiamo la biglietteria di 15 squadre di Serie A e di club come il Barcellona, ai parchi divertimento, abbiamo Gardaland in Italia tra gli altri, dai musei come il Louvre alla Torre Eiffel a Parigi alla Scala di Milano, fino alle fiere, come il VinItaly o il Salone del Mobile o ai concerti come il tour di Vasco" ci dice Davide Camaiora, Managing director di Vivaticket Middle East, che ha iniziato la sua carriera facendo il controllo dei biglietti allo stadio, quando tutto era cartaceo, e poco più di un anno fa si è trovato a gestire la vendita e gli accessi dell'Expo di Dubai, 24 milioni di biglietti emessi, in sei mesi, dove Vivaticket ha implementato il Riconoscimento Facciale agli ingressi.
Un software innovativo
Gli sviluppatori di Vivaticket hanno creato in Italia un innovativo software che si adatta in modo trasversale alla gestione degli eventi sportivi, all'accesso a musei o dei parchi divertimento, fino ai grandi eventi e ai concerti. Questo software per la vendita dei ticket si integra in modalità B2B con la biglietteria del luogo o evento, sia sul punto fisico che online ma anche con partner esterni come mezzi di trasporto, hotel, o negozi. Ad esempio, durante Expo2020 chi viaggiava con Emirates, la compagnia di bandiera a Dubai, poteva ricevere un ingresso omaggio all'Esposizione Universale; questa integrazione era permessa dalla soluzione di Vivaticket, che integra servizi di attività diverse fra loro. E se occorre sviluppare una nuova feature come è stato per il Louvre, dove c'è stato bisogno di implementare il sistema delle guide, questa entra a sistema nel software e può essere usata in modo trasversale per gli altri clienti, anche per fare una attività diversa, come ad esempio la gestione dei maestri da Sci.
L'esempio di Ski Dubai
Il punto di forza di Vivaticket infatti è la gestione dell'esperienza utente. Per testarlo siamo andati a vedere come funziona il sistema integrato che ha fornito a Ski Dubai, una pista da sci costruita dentro un centro commerciale: hardware, chioschi per l'acquisto, ritiro dei braccialetti per accedere all'area. Grazie all'NFT sul braccialetto Vivaticket è possibile noleggiare il materiale per sciare, usare gli armadietti per depositare gli oggetti personali e usufruire di servizi come il maestro da sci, modulo implementato per il Louvre e utilizzato qui con una diversa funzione. Ma permette anche di accedere all'hotel sulla pista da sci, se si soggiorna lì, oppure acquistare servizi aggiuntivi come il riscaldamento delle poltrone del cinema sulla neve. Il ticket, che in questo caso è il braccialetto, è integrato con l'anagrafica degli utenti e dei metodi di pagamento.
Il riconoscimento facciale
"La nostra missione è creare la tecnologia più invisibile al mondo e mettere al centro l'utente - ci dice ancora Camaiora -. L'ultimo step pertanto è stato quello di togliere anche il biglietto o qualsiasi oggetto fisico per accedere o usufruire dei servizi, come il braccialetto. L'italiana Vivaticket stata la prima società al mondo ad integrare la face-recognition al ticketing e sono stati aggiunti i metodi di pagamento con il riconoscimento facciale". Insieme al team, metà-arabo-metà-italiano, di Vivaticket MiddleEast siamo stati alla recente inaugurazione di SeaWorld, l'ultimo parco a tema di Abu Dhabi, e qui come avviene già al Ferrari World che fa parte dello stesso gruppo e come era già successo in Expo Dubai, l'accesso è già tramite il riconoscimento facciale, e si fa a meno di qualsiasi supporto fisico. Anche, ad esempio per l'acquisto del cibo, che avviene tramite la scansione del volto. "E' tutto fatto a norma di GDPR - ci spiega ancora Camaiora -. La face-recognition non è una foto che ci può ricondurre ad una persona, ma sono misure geometriche criptografate sul volto che creano una identità univoca di un utente che così può usufruire di una attività o effettuare acquisti senza alcun biglietto o braccialetto - conclude il Managing director di Vivaticket Middle East, che però ci anticipa - ma capiamo la diffidenza che questo utilizzo può avere, per questo stiamo investendo nel superarla e arrivare al riconoscimento dell'impronta univoca della propria mano senza doverla appoggiare ad alcun sensore al posto di un ticket, un braccialetto o un QRcode sullo smartphone".