SmairtHero, la tecnologia che salva i lavoratori in solitaria
NOWUn biosensore in grado di salvare un lavoratore in solitaria coinvolto in un incidente, di monitorare le persone fragili e di offrire un supporto alle diagnosi mediche: si chiama SamirtHero ed è una tecnologia made in Italy progettata per salvare vite
“Se capita qualcosa i secondi e i minuti fanno veramente la differenza per salvare una vita – spiega Massimiliano Garruzzo, co-founder e Direttore scientifico MAIS - Quindi avere al polso o comunque indossato qualcosa che, in forma completamente automatica e spegnendo i falsi positivi, riesce a innescare un allarme, è importantissimo”. Si chiama SmairtHero ed è una tecnologia made in Italy – della startup MAIS – che tramite l’intelligenza artificiale è in grado di segnalare in tempo reale gli stati di pericolo per la salute, prevenire alcuni disturbi e perfino riconoscere il contagio da Covid.
I campi di applicazione di SmairtHero
“I campi di applicazione di SmairtHero sono molti – racconta Garruzzo – Quelli più noti sono i lavoratori in solitaria o i lavoratori che si occupano di mansioni ad alto rischio, le persone fragili, tutti coloro che vogliono sentirsi più protetti e la telemedicina, cioè la nostra abilità di recuperare i dati in forma medicale, di rielaborali grazie ai motori di intelligenza artificiale e di dare un supporto alla diagnosi, ai medici o agli operatori sanitari”. Tramite un biosensore, che può essere indossato al polso o portato in un calzino, SmairtHero è in grado di monitorare da remoto i pazienti cronici e gli anziani, in maniera non invasiva, e riconoscere se un lavoratore è a terra perché ha avuto un incidente, un arresto cardiaco, una folgorazione o se sta lavorando, evitando così di inviare falsi allarmi. “Costruisce in circa due settimane di utilizzo un doppio digitale, che è basato sui pattern dell’utilizzatore, mentre sta lavorando, mentre sta dormendo, mentre sta viaggiando e così via. Quando ci sono dei dati che vanno fuori da questi pattern, lo SmairtHero, l’intelligenza artificiale, incrocia tutti i dati – e questo è il trucco per spegnere i falsi positivi – e se invece c’è una esigenza scatena un immediato allarme. L’allarme viene ricevuto dalla centrale operativa che può immediatamente mandare i soccorsi”.
Cosa succede ai nostri dati?
Dati che dopo due settimane – quelle che servono per creare il doppio digitale – vengono eliminati nel rispetto del regolamento GDPR. “Il nostro doppio digitale viene ricostruito tutte le notti perché Massimiliano cresce, cambia, fa più ginnastica, meno ginnastica. È più stressato, meno stressato. Quindi per essere aderente alla persona deve essere ricostruito tutti i giorni. E i dati vengono cancellati – assicura Garruzzo – Invece, nel caso della telemedicina siamo pagati e con consenso informati i dati vengono tenuti all’interno dei server e vengono disaccoppiati e cifrati. Quindi anche in caso di breach del sistema i dati non vengono utilizzati in alcun modo”.