Transizione digitale ed energetica, la ricetta di Siemens si chiama Xcelerator

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Daniele Semeraro

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La piattaforma è costituita da un marketplace di soluzioni hardware-software-servizi per aiutare le aziende a una trasformazione più veloce sfruttando tecnologie come intelligenza artificiale, gemello digitale, internet delle cose, Metaverso. Ecco di cosa si tratta

Come accelerare la transizione di imprese e infrastrutture? La ricetta di Siemens si chiama Xcelerator, piattaforma intelligente in grado di prendere per mano le aziende e accompagnarle verso una transizione “gemella”, energetica e digitale, nei mondi dell’industria, delle infrastrutture, della mobilità.

Che cos’è e in che cosa consiste Xcelerator

"Xcelerator è una piattaforma - spiega a Sky TG24 il presidente e Ceo di Siemens Italia Floriano Masoero - costituita da un marketplace, un portafogli curato di soluzioni hardware e software, e da un ecosistema di aziende che partecipano allo sviluppo di applicazioni condivise all’interno di questa piattaforma. Il vantaggio è quello di andare a prendere soluzioni già integrate che permettono di accelerare la digitalizzazione e trasformare queste aziende a una velocità superiore”. Si tratta, in altre parole, di un sistema che sfrutta le tecnologie più innovative come l’intelligenza artificiale, l’internet delle cose, il gemello digitale e il Metaverso permettendo un’integrazione sempre maggiore tra mondo reale e mondo virtuale. Un lancio che, non a caso, avviene in un periodo cruciale sul tema Pnrr, ci spiega ancora Masoero: “Dal nostro punto di vista vediamo un paese Italia che sta diventando sempre più dinamico e attento a questo tipo di trasformazioni, e noi è proprio in questo campo che vogliamo andare ad operare, aiutando le aziende nella sfida della digitalizzazione”. Cosa è possibile fare tramite questo tipo di piattaforme? Solo per fare alcuni esempi: è possibile immaginare un robot che grazie alle reti neurali riesce a integrare prodotti futuri in un sistema non ancora sviluppato; oppure un altro robot che in una sorta di Metaverso immagina dei prodotti da andare a gestire che non esistono perché ancora in fase di progettazione, e quando arrivano sulle linee di produzione vengono poi automaticamente riconosciuti dalle reti neurali e dall’esperienza fatta nel mondo virtuale. Xcelerator, spiegano da Siemens, è un ecosistema fatto di hardware, software e applicazioni facile da comprendere, scalabile in base al tipo di azienda e di necessità, plug and play, flessibile, con un marketplace aperto dove trovare idee, prodotti, soluzioni.

Floriano Masoero, Presidente e Ceo Siemens Spa
Floriano Masoero, Presidente e Ceo Siemens Spa

Le soluzioni di Xcelerator

La maggior parte delle soluzioni e delle attività sono state pensate per il mondo dell’industria, come ci spiega Giuliano Busetto, Head of Digital Industries di Siemens in Italia e Presidente di Siemens Industry Software: “Industrial X, all’interno di Xcelerator, sarà quel portafogli dove noi andremo a inserire tutte le applicazioni già esistenti, gli use case, per dimostrare ai clienti i vantaggi della digitalizzazione che porta flessibilità nei processi produttivi, performance e attenzione alla sostenibilità”. Ad esempio, ci spiega ancora Busetto, sarà possibile costruire e progettare una fabbrica completamente in digitale simulando tutte le operazioni della struttura, dall’architettura agli oggetti presenti all’interno, dalle linee di produzione al comportamento di robot e operai, andando a ridurre errori e inefficienze. Tra le altre soluzioni proposte da Siemens c’è Railigent X, piattaforma software pensata per il mondo delle ferrovie, e Building X, che permetterà di digitalizzare completamente gli edifici creando gemelli digitali, cioè copie fedeli virtuali di quegli edifici. Si tratta, racconta ancora il Ceo Masoero, di un sistema di cruciale importanza, se consideriamo che viviamo sempre più negli edifici e nelle città, che il 40 per cento dell’energia mondiale è usata dagli edifici, che emettono il 27 per cento delle emissioni di CO2: “Con Building X - continua - potremmo accelerare temi come sostenibilità, performance, gestione delle emissioni e così via”.

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Il gemello digitale applicato al mondo dell’industria
Il gemello digitale applicato al mondo dell’industria

Xcelerator, esempi concreti di applicazione

Sono diversi i sistemi che si possono “toccare con mano” creati in collaborazione con Siemens. Synapses, startup italiana che lavora in 16 Paesi, ha presentato una soluzione software dedicata proprio agli edifici aziendali pensata per le nuove modalità di lavoro ibrido: attraverso un’app ogni dipendente può prenotare stanze, desk, strumenti, il parcheggio, il pranzo alla mensa, aprire ticket se qualcosa non funziona e gestire in autonomia illuminazione e climatizzazione sfruttando la geolocalizzazione di ogni singolo ambiente per ridurre i consumi energetici in base a temperatura esterna e illuminazione. 

Altro esempio molto interessante è EPF, società di automazione industriale e costruzione di impianti elettrici da fonti rinnovabili che ha presentato un Metaverso industriale utilizzabile, lo scrivevamo anche prima, per la progettazione di nuovi impianti: grazie ad algoritmi e reti neurali  le macchine potranno imparare nel Metaverso e poi adattare il proprio comportamento alle situazioni del mondo reale. 

Infine Nemo’s Garden: una startup startup focalizzata sulla coltivazione subacquea sostenibile di piante che ha creato una biosfera sottomarina in grado di sfruttare i fattori ambientali positivi del mare - stabilità della temperatura, generazione di acqua per evaporazione, assorbimento di CO2, abbondanza di ossigeno e protezione intrinseca dai parassiti - per creare un ambiente ideale per la coltivazione. Un’idea studiata e sviluppata copmletamente sfruttando le tecnologie del gemello digitale che ha permesso, ci spiegano, al team di replicare e testare il progetto a un ritmo molto accelerato.

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