Sunday: così vogliamo rivoluzionare il pagamento al ristorante

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Daniele Semeraro

La soluzione permette di risparmiare fino a 15 minuti eliminando – grazie a dei QR Code inseriti sui tavoli – l’attesa per il pagamento del conto

Il suo nome è Sunday (sì, proprio come la domenica) ed è un innovativo sistema per pagare nei bar e ristoranti sbarcato da poco in Italia. Abbiamo provato il servizio a Milano in occasione del lancio, ecco come funziona e qual è stata la nostra esperienza.

Che cos’è Sunday

Sunday, promettono i fondatori, permette ai clienti di un ristorante di risparmiare in media un quarto d’ora (tempo utile soprattutto in pausa pranzo o quando si va di fretta) perché dà la possibilità di pagare il conto direttamente dal proprio tavolo senza aspettare che arrivi il cameriere, in circa 10 secondi. Il servizio funziona così: in fase di installazione si “schematizza” la sala e a ogni tavolo viene associato un QR Code. Quando arriva il momento di pagare il cliente inquadra con lo smartphone il QR Code, connesso ai terminali di cassa, e in pochi click ognuno può decidere se pagare tutto, “alla romana” dividendo in parti uguali il conto o anche scegliere singolarmente i piatti e le bevande da pagare. Prima di completare l’operazione si può decidere se lasciare una mancia ai camerieri e, una volta avuta la conferma dal sistema elettronico, si può comodamente lasciare il ristorante, con la ricevuta che arriva via mail. I pagamenti sono compatibili con le principali carte di credito, con Apple Pay e Google Pay mentre è allo studio un’integrazione anche con Ticket Restaurant. Attraverso il QR Code il ristorante può anche decidere di mostrare ai propri avventori il menu.

I vantaggi per i ristoratori

Fondata poco più di un anno fa, la piattaforma è presente in oltre 100 ristoranti in Italia. “Sunday – ci spiega Giuseppe Tamola, general manager per l’Europa – nasce dall’esperienza dei ristoratori per i ristoratori, un mercato che in Italia vale oltre 100 miliardi e conta più di 160mila imprese. Pensiamo di essere la soluzione ideale per questo comparto – continua – perché l’installazione è gratuita, non ci sono canoni e le commissioni sono molto basse”. Nelle statistiche elaborate sui ristoranti dove il sistema è già installato – racconta ancora Tamola – si nota un aumento della spesa media del 20 per cento (perché l’utente può permettersi di rimanere seduto al tavolo fino all’ultimo momento, non dovendosi preoccupare dell’attesa per pagare il conto) e anche un aumento delle mance (+40% in media). La piattaforma è stata creata da due imprenditori fondatori del gruppo alimentare Big Mamma (Victor Lugger e Tigrane Seydoux) e da Christine de Wendel, ex di ManoMano ed è presente in oltre 6.000 location in tutto il mondo.

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