Alla Clinica Fornaca di Torino l’equipe del dott. Carlo Alberto Benech utilizza - prima in Europa - Excelsius GPS, un braccio robotico in grado di coadiuvare i chirurghi e di consentire loro di visualizzare in tempo reale le manovre da effettuare e riducendo drasticamente il margine d’errore
Si chiama Excelsius GPS ed è un sistema robotico in grado di indicare al chirurgo, proprio come un sistema di posizionamento globale, la strada più sicura per la realizzazione dell’intervento. “Le persone quando vengono a farsi operare alla colonna vertebrale hanno la paura di rimanere sulla sedia a rotelle, fanno molta attenzione giustamente alla sicurezza dell’intervento. La tecnologia robotica consente di lavorare su livelli di sicurezza assoluti”, dichiara il dott. Carlo Alberto Benech, che insieme al prof. Franco Benech e alla dottoressa Rosa Perez, è stato il primo neurochirurgo a utilizzarlo in Europa, presso la Clinica Fornaca di Torino.
Ma come funziona?
“Bisogna fare una acquisizione intraoperatoria del paziente sul letto operatorio, dopo di che il robot acquisisce le immagini e noi pianifichiamo a quel punto il posizionamento delle viti peduncolari che vogliamo mettere – spiega il dott. Benech – Una volta che abbiamo fatto il nostro planning operatorio, la canula del braccio robotico andrà poi a posizionarsi automaticamente sulla traiettoria che noi avevamo pianificato dove poi andremo a posizionare la vite all’interno del corpo vertebrale”.
Sky TG24 in sala operatoria
Per mostrarci come funziona, il dott. Benech ci ha portato proprio in sala operatoria, lasciandoci assistere a un intervento durante il quale al paziente è stata rimossa un’ernia, è stato sostituito il disco e sono state stabilizzate le vertebre. “È stato necessario sostituire il disco, usurato e consumato, che in un futuro avrebbe potuto dare al paziente problematiche di lombalgia o recidive di ernia – spiega il dott. Benech - Per posizionare le viti abbiamo, poi, usato il robot Excelsius GPS ed effettuato quattro semplici piccoli fori laterali all’incisione, non abbiamo dovuto scollare i muscoli, né dovuto esporre la vertebra stessa”.
I vantaggi del robot Excelsius GPS
Il robot è particolarmente indicato per le patologie che richiedono una stabilizzazione vertebrale, ovvero il posizionamento di viti all’interno delle vertebre che vengono poi fissate per mantenere stabile la colonna. I vantaggi di questo sistema robotico sono molteplici: a ridursi sono la durata dell’intervento, le perdite ematiche, l’esposizione intra-operatoria ai raggi X, ma anche i tempi di degenza, che vanno da 1 a 2 giorni. “Tra i grandi vantaggi c’è innanzitutto la precisione degli impianti posizionati. In letteratura le viti possono avere un margine di errore di posizionamento del 30%, mentre con la chirurgia robotica il margine di errore è circa l’1% - dichiara il dott. Benech – E poi non bisogna dimenticare la mininvasività: i muscoli non vengono traumatizzati o vengono traumatizzati in maniera minima, questo si traduce in una riduzione del dolore post-operatorio e in un recupero molto più rapido rispetto alle tecniche open più tradizionali. La minor invasività comporta anche un rischio infettivo ridotto. Si evitano trasfusioni di sangue perché le perdite ematiche sono ridotte a zero e il recupero è molto veloce”.
Il futuro della chirurgia robotica
Una chirurgia robotica che guarda al futuro. “Nel 2018 ho iniziato a prendere visione di questa tecnica, sono andato in America dove ho visto operare chirurghi che utilizzavano già questo sistema e sono rimasto entusiasta di come lavoravano con questo tipo di tecnologia, per l’epoca davvero una novità. Questo robot è in commercio da quattro anni. Tre anni fa abbiamo deciso di intraprendere anche noi questo percorso. Credo che più che il presente, sia il futuro della chirurgia robotica”.