Un viaggio lungo lo Stivale a bordo di un camper super accessoriato dotato di una connessione super-veloce in 5G per incontrare le aziende e i professionisti che hanno superato la pandemia sfruttando l'innovazione tecnologica. Il racconto e le impressioni dell'ideatore Mirko Pallera
L'Unbreakable Tour è il viaggio intrapreso da Mirko Pallera per raccontare quelle aziende italiane che grazie alla tecnologia possono dirsi "unbreakable", indistruttibili. Su un camper dotato di pannelli solari per essere indipendente energeticamente e con una connessione wifi 5G ultra veloce, per poter continuare a lavorare, Pallera che di lavoro dirige Ninja, una edutech company che potenzia le aziende con la formazione al digitale, è partito dalla sede della società in Costiera Amalfitana per un viaggio lungo 4.000 km per incontrare quelle aziende e professionisti attivi nel nostro paese che non solo sono sopravvissuti al Covid ma ne hanno tratto una bella lezione di vita.
Su Sky TG24 ospitiamo il racconto, scritto da Mirko Pallera, di ciò che ha imparato, delle realtà più interessanti in cui si è imbattuto e di come si può viaggiare e, contemporaneamente, lavorare in smart working.
Ecco cosa ho scoperto girando in van per l’Italia per capire come si diventa indistruttibili
L’Unbreakable Tour è appena terminato. Un giro di 4.000 km per terra e mare all'interno del mio NinjaVan, dotato di pannelli solari e connessione wifi 5G di ultima generazione, che mi ha fatto scoprire le storie di professionisti e imprese che hanno deciso di riscrivere il loro futuro. Il tour mi ha portato da Salerno, la città in cui vivo da “immigrato al contrario” - o meglio da southworker come diremmo oggi - in dieci città italiane tra cui Milano, Roma, Genova, Modena, Bologna, Torino e Palermo per poi concludersi, dopo aver percorso tutta l’Italia, di nuovo a Milano, dove si è svolta la prima edizione di N-Conference, il Business Visionary Event che ho organizzato per Ninja Academy, trasmesso in versione digitale dagli studi di Fandango Club Creators.
In questo viaggio alla ricerca della “ricetta per l’indistruttibilità” ho raccolto molte storie incoraggianti raccontate da personaggi incredibili che mi hanno raccontato le loro storie di resistenza in questa era di grandi sconvolgimenti. Sono storie che ho portato a N-Conference e che sto raccontando in un canale YouTube dedicato.
Ma cosa ho imparato da questa straordinaria esperienza da Sud a Nord e poi ancora a Sud dell’Italia?
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Scoprire la ricetta degli Unbreakable è stato il mio obiettivo, ovvero il segreto di quelle aziende e professionisti capaci di sopravvivere (e anche di prosperare) superando le difficoltà, i cambiamenti di scenario e anche le rivoluzioni che accadono in questo mondo. Ho incontrato imprenditori, startupper, giornalisti, manager, ricercatori, artisti, persone che hanno affrontato e superato difficoltà. Da loro mi sono fermato e ho fatto una domanda: "Qual è la ricetta per sopravvivere al cambiamento?"
Per scoprirlo, come vi dicevo, ho scelto di partire con il mio van, un camper super accessoriato, indipendente energeticamente, sempre connesso a Internet ed al cloud con una rete ad alta velocità, in modo da poter lavorare ed essere produttivo anche durante queste due settimane di tour in giro per l'Italia.
È stato anche per me un test di un nuovo modo di concepire lo smart working: la massima produttività nella massima libertà di movimento e in completa sicurezza.
Insieme al team Ninja ho realizzato ogni giorno un video che raccontasse quelle storie. Come quella di Little Genius International, una scuola per nativi digitali gestita da una famiglia non convenzionale, dove si insegna e si imparano l’etica e l’educazione civica, oltre alle lingue, al coding e alla robotica, la filosofia applicata a nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale.
Storie come quella di Ammagamma e del suo founder, Fabio Ferrari, società tutta italiana che vuole trasformare la matematica in qualcosa di sensibile, di utile alla società. Fabio sta cercando una nuova via per l'utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e degli algoritmi superando la dicotomia tra business da un lato e il controllo sociale dall’altro, e cercando nel mezzo una visione civica per risolvere i problemi della società grazie alla matematica e all’analisi dei big data.
La storia di Massimo Temporelli fondatore del FabLab di Milano che, durante il marzo più duro dello scorso anno, ha creato delle valvole per i respiratori che mancavano per i pazienti affetti da Covid-19, con le stampanti 3D. O quella di Mauro Rubin, CEO e founder di JoinPad, che ha sviluppato sistemi di realtà aumentata e di teleassistenza che gli hanno permesso di aiutare i medici cinesi a Wuhan a catalogare e capire le condizioni dei malati, completamente a distanza.
C'è l'Orto di Barbieri, un'azienda agricola e famigliare, che durante la pandemia ha aiutato le persone anziane portando alimenti direttamente nelle case per poi aprirsi ad un contatto diretto con i clienti attraverso l’ecommerce. La resistenza di Maria Grazia Mattei, che è sopravvissuta al Covid e che ha fondato il MEET, museo di arte digitale milanese, dimostrando che il digitale può essere una modalità di espressione artistica da divulgare senza scordare le origini culturali da cui proviene.
Ho seguito la storia di Mario Tchou, ingegnere italiano di origine cinese, inventore del primo computer a transistor, raccontata dall’artista, videomaker e filologo Matteo Demonte. Le storie sono davvero tante ma tutte hanno un filo conduttore che ci ricorda che, per essere Unbreakable, dobbiamo essere come l'aliante, che parte senza avere meta precisa: sa dove arrivare ma sfrutta le correnti, facendosi trasportare dal vento, senza pretendere di atterrare in un punto prestabilito.
E’ la metafora utilizzata da Barbara Carfagna, giornalista del TG1, che ho intervistato a Roma sul ponte della musica. Ma anche Francesco Tassi di Vois, startupper che ha dovuto cambiare il suo modello di business, ci suggerisce di avere una “strong vision, loosely held”: una grande visione ma tenendo mani morbide, flessibili. Bisogna essere pronti al cambiamento e per questo è necessario essere preparati, oltre ad essere flessibili.
E per essere preparati dobbiamo avere la volontà di utilizzare le tecnologie in maniera creativa. Questo è un altro punto emerso da molti degli intervistati: non dobbiamo essere spettatori ma protagonisti attivi del cambiamento. Serve essere curiosi: è la curiosità che porta alla volontà di scoprire in maniera positiva quello che le tecnologie possono darci, ricordando sempre di mantenere lo spirito critico. Perché le tecnologie possono aiutarci nella vita e anche aprire nuovi mercati, ma possono essere un grande strumento di controllo: per questo noi dobbiamo essere curiosi e creativi, ma anche “critici” per portare la tecnologia a nostro vantaggio.
Ecco, questi sono gli elementi che rendono un'azienda e un professionista Unbreakable. Mi auguro che tutti possano imparare da queste storie nuovi concetti, nuovi approcci, ma soprattutto ricevere nuove energia e nuovo slancio per il futuro.
Dopo due anni di lavoro intenso anche noi siamo pronti per realizzare N-Conference e per portare a tutti queste storie e tante altre competenze e consigli per costruire un nuovo futuro, migliore, senza cedere alla rassegnazione e restando sempre in volo, come quell’aliante che sfrutta a proprio vantaggio le correnti. Be Ninja!
*Mirko Pallera è fondatore di Ninja e organizzatore di N-Conference