La quantità di tracce che lasciamo ogni giorno sul web pone grossi problemi in termini di privacy. Ecco le parole chiave per orientarsi
BIG DATA
Grandi quantità di dati che richiedono tecnologie specifiche per essere estratti e analizzati. Comprendono i dati prodotti dagli utenti sul web (post e commenti sui social, immagini, file di testo, audio, video) e le loro attività di navigazione. Contribuiscono a creare delle analisi predittive sui comportamenti futuri di utenti e consumatori.
COOKIE
I cookie sono delle informazioni che consentono ai siti web di tenere traccia dell’identità e delle preferenze degli utenti. Si tratti di file di testo che vengono memorizzati sul computer dell’utente nel momento in cui un sito viene visitato e che il sito può leggere quando viene consultato in un secondo momento. Servono a semplificare la navigazione (ad esempio conservando impostazioni personali o dati di log in) ma sono anche all’origine di operazioni di marketing e inserzioni pubblicitarie personalizzate, in base alle proprie attività online.
DATA BROKER
Soggetto che raccoglie dati pubblici e non per ottenere big data da utilizzare o rivendere per finalità che spesso non vengono dichiarate. Spesso utilizza dei sistemi API cioè delle interfaccia pensate perché siano consultabili con programmi di intelligenza artificiale e non da un utente umano.
DEEP WEB
E’ la parte più profonda del web. Contiene quei contenuti “sommersi”, non indicizzati da Google e dai normali motori di ricerca. Qui si possono trovare semplici archivi dei siti e utenti che scelgono l’anonimato per i motivi più disparati, non necessariamente illeciti, ma anche contenuti e attività illegali. Per accedervi è necessario usare TOR, un sistema che permette di navigare in anonimato, nascondendo il proprio indirizzo IP. La parte più oscura del deep web dove vengono compiuti crimini come la pedopornografia e il traffico di armi e droga e anche di dati hackerati viene spesso chiamata Dark web.
GDPR
Il General Data Protection Regulation è il Regolamento per la protezione dei dati personali dell’Unione europea in vigore dal 25 maggio 2018. Le sue regole si applicano a chiunque tratti dati di cittadini europei, anche quando il titolare del trattamento ha sede fuori dall’Unione europea. Per il Gdpr ogni utente dell’Ue deve autorizzare esplicitamente, previo avviso, il trattamento dei propri dati personali. In particolare, piattaforme come Facebook, Google, Apple, Twitter, Instagram e molti altri sono obbligati a dare l’opportunità a ciascun user di revocare l’autorizzazione al trattamento dei propri dati. Inoltre, qualsiasi ente possegga le informazioni di un utente, deve dare a quest’ultimo la possibilità di scaricarle per verificare quali siano effettivamente i dati condivisi con l’azienda. Il Gdpr prevede anche il diritto alla cancellazione dei propri dati in presenza di alcune condizioni come la revoca del consenso, se non sussiste altro fondamento giuridico per il trattamento.
IDENTITY RESOLUTION
E’ il processo di intelligenza artificiale per cui alcuni software sono in grado di mettere insieme dati presi da fonti diverse e ricondurli a una persona specifica, per ricostruirne l’identità digitale. Questi algoritmi riescono a riferire i dati ai soggetti anche sulla base di associazioni, stimando la probabilità che un certo dato appartenga a una certa persona. Sono in grado di associare non solo dati personali ma anche preferenze e comportamenti ad esempio in base alle attività di navigazione o di utilizzo di alcune app.