Mark Zuckerberg va all-in sull’intelligenza artificiale

Mark Zuckerberg sta spingendo Meta Platforms verso un ruolo di primo piano nella corsa globale all’intelligenza artificiale , con un investimento massiccio in talenti di alto livello e risorse tecnologiche. Il recente lancio di Meta Superintelligence Labs , segna una svolta strategica per la società, che mira a sviluppare una “superintelligenza” capace di superare le abilità umane. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, Zuckerberg non sta badando a spese. La scorsa settimana il ceo di Meta Platforms ha annunciato 11 nuove assunzioni di alto profilo per il nuovo laboratorio della società. Tra cui ricercatori di OpenAI, Google DeepMind, Apple e Anthropic. Ruoming Pang lascia Apple Secondo le indiscrezioni di Bloomberg News uno degli ultimi grandi acquisti di Meta Platforms è Ruoming Pang, ex top manager per l’IA di Apple. Secondo Bloomberg, Pang è stato ingaggiato con un pacchetto retributivo nell’ordine di decine di milioni di dollari all’anno. La sua partenza rappresenta un duro colpo per Apple, che sta faticando a mantenere il passo nella corsa all’IA, con ritardi su progetti chiave come l’aggiornamento di Siri basato sull’intelligenza artificiale, promesso per il 2024 ma ancora lontano dagli obiettivi della società di Cupertino. Il nome di Pang si aggiunge a una lista impressionante di talenti reclutati da Meta nelle ultime settimane. Il ceo Zuckerberg ha annunciato l’ingaggio di 11 tecnici di alto profilo, tra cui nomi come Jack Rae , Johan Schalkwyk e diversi ex membri di OpenAI, come Hongyu Ren e Jiahui Yu, co-creatori di modelli avanzati di intelligenza artificiale come GPT-4o. La corsa all’intelligenza artificiale ha acceso una vera e propria “guerra dei talenti” nel settore e Meta non perde tempo, anzi, offre pacchetti retributivi fino a 100 milioni di dollari per i profili più ambiti, alcuni dei quali includono bonus di firma e azioni della società. Meta Superintelligence Labs: una nuova visione per l’IA La creazione di MSL arriva in un momento critico per Meta. L’ultimo aggiornamento del modello Llama 4, rilasciato ad aprile 2024, non ha ricevuto l’accoglienza sperata, e il lancio di una versione più potente, chiamata “Behemoth”, è stato posticipato a causa di dubbi sulla sua competitività. Questi passi falsi hanno spinto Zuckerberg a intervenire direttamente, assumendo un ruolo attivo nel reclutamento e riorganizzando l’intera divisione IA dell’azienda. Secondo il racconto del Wall Street Journal, il CEO di Meta ha personalmente contattato candidati, organizzando incontri nelle sue residenze di Lake Tahoe e Palo Alto e offrendo accesso illimitato ai chip all’avanguardia, una risorsa cruciale in un settore dove la potenza di calcolo è un fattore determinante. A capo della divisione Meta Superintelligence Labs c’è un personaggio di alto profilo nel settore dell’AI, il 28enne, Alexandr Wang, ex CEO di Scale AI, startup in cui Meta ha investito 14,3 miliardi di dollari per assicurarsi una partecipazione del 49% e il talento del suo fondatore. Wang, definito da Zuckerberg “il fondatore più impressionante della sua generazione”, è affiancato da Nat Friedman, ex CEO di GitHub, e Daniel Gross, ex CEO di Safe Superintelligence. Il team, che unisce le divisioni di ricerca, prodotto e FAIR , si concentra sullo sviluppo di modelli IA di prossima generazione, con l’obiettivo di colmare il divario con competitor come OpenAI e Google. Meta all-in sull’intelligenza artificiale L’impegno di Meta a livello finanziario nel campo dell’IA è impressionante. Oltre ai 14,3 miliardi investiti in Scale AI, per il 2025, la società guidata da Zuckerberg ha destinato un budget tra i 64 e i 72 miliardi di dollari un aumento significativo rispetto ai 38-40 miliardi del 2024 con l’obiettivo di espandere la propria capacità di calcolo. La società punta inoltre a raccogliere ulteriori 29 miliardi di dollari da fondi privati per la costruzione di data center per l’IA. Secondo le stime riportate del sito Seekingalpha solo il reclutamento di talenti di alto profilo, come Wang, Friedman, Gross e una dozzina di altri ricercatori, potrebbe costare complessivamente intorno ai 20 miliardi di dollari. Una cifra importante ma proporzionata alla capitalizzazione di mercato di Meta, pari a circa 1,8 trilioni di dollari, e ai i profitti annuali previsti nel range 60-70 miliardi di dollari. Meta non è l’unica protagonista nella corsa per l’IA Nonostante gli ingenti investimenti, Meta non è l’unica grande protagonista nella corsa per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il colosso dell’IA e proprietario del chatbot più riconoscibile al mondo, ChatGpt, OpenAI, con un fatturato annuo di 10 miliardi di dollari, e la startup statunitense Anthropic, che ha raggiunto i 4 miliardi, stanno crescendo rapidamente. Mentre il budget combinato in infrastrutture e iniziative legate all’IA per il 2025 dei due colossi della tecnologia Google e Microsoft ammonta a circa 155 miliardi di dollari. Tuttavia, Meta può contare su un vantaggio competitivo: un business pubblicitario che genera oltre 40 miliardi di dollari a trimestre, fornendo le risorse necessarie per sostenere una strategia a lungo termine senza pressioni immediate sui profitti.

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