Il 3 aprile 1973, negli Stati Uniti, le principali aziende del largo consumo scelsero di introdurre un unico standard per l'identificazione delle merci. L'idea realizzata da due studenti di ingegneria
Sono più di un miliardo i prodotti nel mondo riconoscibili grazie a quella fila di linee nere e numeri che è il codice a barre, che celebra oggi il suo 50esimo compleanno. Fu creato, infatti, il 3 aprile del 1973 quando, negli Stati Uniti, le principali aziende del largo consumo decisero di introdurre un unico standard per l'identificazione dei prodotti.
L'invenzione porta la firma di due studenti
A inventarlo furono due studenti di ingegneria dell'Università di Drexel, a cui il direttore di un supermercato aveva chiesto di lavorare all'idea di un codice per marcare i prodotti che permettesse il riconoscimento automatico alle casse e che velocizzasse code e pagamenti.
Un pacchetto di gomme il primo prodotto scansionato
Primo prodotto ad essere scansionato, un anno dopo, un pacchetto di gomme da 61 centesimi. Un'invenzione che ha rivoluzionato globalizzando l'identificazione di contenuti, aziende e provenienza edora moltissime altre indicazioni e dati.
In Italia ogni anno 2,7 miliardi di scontrini
In Italia, ogni anno 350mila prodotti di largo consumo confezionati con codice a barre GS1 passano alle casse di supermercati, ipermercati e punti vendita a libero servizio per 30,2 miliardi di volte, generando 2,7 miliardi di scontrini. I codici a barre Gs1 (i più diffusi) sono composti da 13 cifre, ovvero il prefisso aziendale che identifica l'azienda a livello internazionale; il codice del prodotto; una cifra di controllo, calcolata in base alle altre presenti nel codice tramite un algoritmo.
Transizione da realizzare entro la fine del 2027
Intanto, sono sempre più diffusi codici di nuova generazione come i Qr code che rimandano a pagine web con informazioni utili per le aziende, le autorità di regolamentazione e i consumatori. L'organizzazione GS1 ha avviato dalla fine del 2020 un'iniziativa globale per la transizione a questi codici di nuova generazione, con l'obiettivo di realizzarla entro il 2027. I consumatori potrebbero accedere, tramite il link contenuto nel codice Qr, a informazioni sul prodotto: dagli ingredienti alle indicazioni per il riciclo, fino a offerte, valutazioni degli utenti, contenuti social e avvisi di richiamo.