Il noto servizio di spedizioni è il marchio più utilizzato nelle comunicazioni "phishing". Al quarto posto Google. Amazon è sesta. Sulla scelta di DHL da parte dei criminali informatici ha contribuito senz'altro l'incremento delle spedizioni in tutto il mondo per Covid e festività natalizie
Anche le e-mail truffa hanno un loro brand prediletto. Quello identificato dall'ultimo report trimestrale 2021 di Check Point Research è DHL. Il noto servizio di spedizioni è il marchio più utilizzato nelle comunicazioni "phishing". Seguono a ruota Microsoft, WhatsApp e Google. Amazon è sesta.
Sulla scelta di DHL da parte dei criminali informatici ha contribuito senz'altro l'incremento delle spedizioni in tutto il mondo dovuto all'aumento di casi e restrizioni per Covid e all'arrivo delle vacanze natalizie. I social media restano uno dei settori preferiti dalle truffe, con WhatsApp (11% dei casi di phishing) e LinkedIn al terzo e quinto posto.
Chi sono le vittime preferite del phishing
Il Data Research Group Manager di Check Point Software Omer Dembinsky ha spiegato: “I criminali informatici sono opportunisti, approfittano delle tendenze dei consumatori per imitare brand popolari. Per la prima volta abbiamo visto DHL in testa alla classifica dei marchi imitati", conseguenza dell'aumento degli acquirenti più vulnerabili in un periodo dell'anno particolarmente intenso per le spedizioni.
Le persone più anziane, spiega Dembinsky, sono probabilmente quelle meno esperte tecnologicamente parlando, alle loro prime esperienze di acquisto online e più soggetti a confondere le vere e-mail relative a una consegna o all'aggiornamento del tracking con quelle fasulle. Sono sempre le persone meno esperte a non far caso, nei dettagli delle e-mail di phishing, a domini, date o testi scritti in modo errato, fattori che se individuati possono svelare subito una e-mail truffa.