Nata nel 1940 a Calcutta, è stata la prima donna asiatica ad aver attraversato il canale della Manica a nuoto
Il doodle di Google di oggi, 24 settembre 2020, celebra l'ottantesimo compleanno di Arati Saha, la prima donna asiatica ad aver attraversato il canale della Manica a nuoto.
Il 29 settembre 1959, Saha (deceduta nel 1994) percorse nuotando 42 miglia: da Cape Gris Nez, in Francia, a Sandgate, in Inghilterra. Un'impresa che rappresenta una vittoria storica per le donne indiane.
L’arduo percorso, l’equivalente “acquatico” della scalata del Monte Everest, è ben raffigurato nel doodle odierno, realizzato da Lavanya Naidu, artista nativa di Calcutta. Arati Saha riuscì nell’impresa al suo secondo tentativo, all’età di soli 19 anni. In onore dei suoi successi, la nuotatrice nel 1960 divenne la prima sportiva indiana a ricevere il Padma Shri, il quarto più alto onore civile nel Paese. “Buon compleanno, Arati Saha, e grazie per aver impiegato la tua passione per ispirare le donne di tutto il mondo”, scrive Goolge nella pagine dedicata alla descrizione del doodle.
La storia di Arati Saha
Nata nel 1940 a Calcutta, Saha imparò a nuotare sulle rive del fiume Hooghly all’età di soli 4 anni. L’anno successivo, grazie ai consigli e alle lezioni di Sachin Nag, uno dei migliori nuotatori indiani di quel periodo, vinse la sua prima medaglia d’oro.
A 11 anni, Saha divenne il membro più giovane (e una delle sole quattro donne) della prima squadra a rappresentare l'India alle Olimpiadi estive del 1952 a Helsinki, in Finlandia.
L'artista del doodle di oggi: "Non avrei mai immaginato di crearne uno un giorno"
In occasione dell’ottantesimo compleanno di Arati Saha, Google ha commissionato l’artista indiana Lavanya Naidu per la realizzazione del doodle odierno. “Seguo Google Doodles da anni e non avrei mai immaginato di crearne uno un giorno”, ha commentato Naidu, entusiasta dell’iniziativa del colosso di Mountain View. “Volevo assolutamente rappresentare l’attraversata della Manica nel doodle e ho provato diverse varianti prima di restringere il concetto di mappa. Mi è sembrato il modo migliore per rappresentare l’impresa di Saha”.