Ricostruire i disegni di Van Gogh e Picasso grazie all'intelligenza artificiale

Tecnologia
"La mendicante accovacciata" di Picasso

Un gruppo di ricercatori ha scoperto una tecnica in grado di dare una seconda vita a disegni danneggiati attraverso dei calcoli matematici che imitano i processi neuronali

Sono stati ricostruiti, per la prima volta, grazie all'intelligenza artificiale, disegni di grandi maestri dell'arte irrimediabilmente deteriorati.

La tecnica

I ricercatori dell'Università tecnica di Delft e dell'University College London hanno sviluppato una tecnica di apprendimento automatico per l'analisi delle opere d'arte. Finora questi strumenti sono stati principalmente usati per smascherare i falsi. Entrambi i gruppi di ricerca, invece, hanno voluto esplorare l'intelligenza artificiale per ricostruire dipinti rovinati o perduti. La tecnica si basa su un particolare tipo di reti neurali cosiddette convoluzionali (Cnn): algoritmi che imitano l'organizzazione della corteccia visiva animale e per questo dedicati soprattutto al riconoscimento delle immagini.

I capolavori recuperati

L'algoritmo è stato addestrato anche sulle riproduzioni di disegni originali di Van Gogh, conservati presso il Museo Van Gogh ad Amsterdam. In seguito è stato utilizzato per ricostruire i disegni più rovinati. Anche Anthony Bourached e George Cann, dell'University College London, hanno usato una tecnica simile ma basata sulle reti neurali tradizionali, per ricostruire un dipinto perduto di Picasso. È una donna seduta che tende il braccio sinistro nascosta sotto "Il vecchio chitarrista cieco", scoperta negli  anni '90 grazie alle immagini ai raggi X dell'opera. In questo caso la rete ha ricostruito l'opera dopo che eè stata addestrata a convertire immagini a raggi X nello stile del Periodo blu di Picasso.

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