Game Developers Conference a San Francisco: il programma 2019

Tecnologia
Un'immagine della Game Developers Conference 2018 (Flickr/Game Developers Conference)
Flickr_Gdc

La manifestazione si terrà dal 18 al 22 marzo. Attesa per centinaia di presentazioni e conferenze. A partire da quella di Google

Torna, dal 18 al 22 marzo, la Game Developers Conference, una delle più importanti manifestazioni al mondo legate al mondo dei videogiochi. Tra conferenze, esposizioni e premi, su San Francisco saranno puntati gli occhi dei professionisti del settore e degli appassionati.

L'appuntamento più atteso: Google

La Game Developers Conference è ormai un'appuntamento fisso da oltre trent'anni. Nell'edizione 2019 sono attese quasi 30mila persone. Sono previsti 750 tra conferenze e appuntamenti fissati dalle 550 aziende presenti. L'evento principe sarà probabilmente quello fissato da Google il 19 marzo. Big G ha anche rilasciato un breve video di lancio, che però non rivela che cosa arriverà sul palco di San Francisco. È insistente la voce di una console. Se ne parla da tempo, ma stavolta i tempi sembrano davvero maturi. L'alternativa potrebbe essere l'apertura del proprio servizio di videogiochi in streaming. Project Stream (questo il nome attuale) esiste già. Ha esordito a ottobre, ma con molte limitazioni: è accessibile solo su richiesta, solo da Chrome e solo su un titolo: "Assassin's Creed Odyssey". La Game Developers Conference potrebbe essere l'occasione buona allargare il perimetro e mettere Project Stream a pieno regime. Nei giorni scorsi è anche spuntato il brevetto di un gamepad di Google. Esteticamente è molto simile a quelli già presenti sul mercato, ma dovrebbe distinguersi grazie alla possibilità di ricevere notizie e segnalazioni di eventi. Anche questo controller potrebbe vedersi a San Francisco, per quanto da solo non sembra giustificare un intero evento. Se ci sarà, quindi, sarà un "bonus". Di sicuro, Mountain View intende puntare forte sui videogiochi. Come dimostra anche la fresca nomina di Jade Reymond, con un passato importante in Electronic Arts, a vicepresidente.

Le altre console

Anche Xbox sarà presente, come annunciato dalla società in un post ufficiale. Niente rivoluzioni, ma qualche novità ci sarà. Saranno presentati 13 giochi frutto di ID@Xbox, il programma che fornisce ai piccoli sviluppatori il supporto all'autoproduzione destinata a Xbox e Windows. I titoli annunciati sono Beholder 2, Boomerang Fu, CrossCode, Dead Static Drive, Door Kickers: Action Squad, HyperDot, Mowin’ & Throwin’, StarCrossed, Stela, The Forgotten City, Totem Teller, UnderMine e Unrailed, ciascuno dei quali sarà mostrato durante la kermesse californiana con filmato esplicativi, trailer di presentazione e prove dal vivo per chi si recherà in fiera. Dovrebbero invece agire soprattutto dietro le quinte Sony e Nintendo. Di sicuro la Game Developers Conference è un appuntamento utile per intrecciare relazioni e individuare talenti. Ma la PS5 è ancora di là da venire (e in ogni caso sarà presentata in un evento a sé), mentre tutto tace dalle parti di Nintendo. Intel, come suggerisce un video ufficiale pubblicato su Youtube, potrebbe mostrare alcune novità che riguardano le proprie schede video.

I premi

Come di consueto, la GDC sarà l'occasione per assegnare alcuni dei premi più prestigiosi del settore. A contendersi il Seumas McNally Grand Prize, premio dedicato agli sviluppatori indipendenti, saranno Minit, Opus Magnum, Noita, Return of the Obra Dinn, Hypnospace Outlaw e Do Not Feed the Monkeys. L'Oscar dei videogiochi, i Game Developers Choice Awards, saranno invece una partita tra Red Dead Redemption 2, Return of the Obra Dinn, Marvel's Spider-Man, Celeste, God of War. Il Lifetime Achievement Award (premio alla carriera) sarà consegnato a Amy Hennig, l'autrice dei primi tre capitoli della serie Uncharted. Il Pioneer Award, dedicato ai rivoluzionari del mondo dei videogiochi, a Rieko Kodama di Sega.

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