Facebook, le soglie per “meritarsi” l'espulsione dal social network

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Motherboard indica come siano necessari cinque tranche di segnalazioni e il 30% dei contenuti offensivi 

Sempre più bersagliato da haters e notizie “fake”, negli ultimi mesi Facebook sostiene di aver impostato una politica di rigore sulla presenza di utenti e contenuti sulla propria piattaforma. Le polemiche sono all’ordine del giorno. L'ultima è Facebook che difende il diritto degli utenti di sbagliare, anche quando si tratta di negare l'Olocausto e successiva protesta dell'Anti-Defamation League nei confronti di Marck Zuckerberg, che si è difeso affermando che “seppur profondamente offensivo, la rimozione del contenuto si verifica quando vi è una traduzione dell’offesa da virtuale a reale, nei confronti di persone o cose”.

Bombardamenti e segnalazioni

Ma cosa fa stringere le maglie della tolleranza del social network più popolare al mondo e a che punto si tratta di una misura automatica piuttosto che a discrezione dei gestori di Facebook?
Motherboard, sito americano specializzato, sostiene di essere entrato in possesso di un documento riservato grazie a un insider di Menlo Park.
Il documento rivelerebbe come esistano delle vere e proprie soglie che porterebbero alla cancellazione del profilo o della pagina, corrispondenti a cinque “bombardamenti” di richieste di sospensione in 90 giorni o ad almeno il 30% dei contenuti postati violanti le regole della comunità.

Channel4 e il video “scomodo”

Maglie abbastanza larghe, secondo alcuni, che indicano nei tre “bombardamenti” di segnalazioni di YouTube una misura più tutelante nei confronti degli utenti. A far scattare le accuse, tuttavia, è stato un servizio esclusivo di Channel 4, nel quale viene filmata una sessione di training di un addetto alla “censura” e sono rese note poche semplici istruzioni: massima segretezza sui criteri di espulsione ma, al tempo stesso, non esagerare nella rimozione dei contenuti per non invogliare gli utenti ad abbandonare la piattaforma.
Secondo Motherboard “le misure restrittive sono in costante aggiornamento”, anche se il servizio di Channel4 ha creato più di un grattacapo a Facebook, dopo peraltro essere stato ripreso dalle testate di tutto il mondo, Mirror in primis.

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