Cybercrime, nel 2016 danni per 5,7 milioni di euro a imprese italiane

Tecnologia
Gli attacchi informatici costano caro e ci vuole sempre più tempo per risolverli (Getty Images)
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Lo dice uno studio pubblicato da Accenture in collaborazione con Ponemon Institute Report. Gli Usa il Paese più danneggiato, ma anche in Italia si conferma una tendenza negativa riguardo alla sicurezza informatica

I crimini informatici presentano un conto salato alle imprese in Italia: 6,73 milioni di dollari (circa 5,7 milioni di euro). A rivelarlo è uno studio realizzato da Accenture in collaborazione con Ponemon Insitute Report.

I risultati dello studio

Lo studio, pubblicato martedì 26 settembre in occasione del "CyberTech Europe 2017", evento sulla sicurezza informatica che si tiene a Roma, rivela come il cybercrime stia costando caro alle aziende di tutto il mondo. Con una media di 11,7 milioni di dollari di danni (quasi 10 milioni di euro), nel 2016 è stato registrato un aumento del 23% rispetto al dato rilevato lo scorso anno tra i Paesi presi in esame, per un totale di 2.182 professionisti di It e 254 organizzazioni monitorate.

Negli Usa il danno più alto

Il primato per i danni subiti negli attacchi informatici spetta agli Stati Uniti, con 21,22 milioni di dollari (18,8 milioni in euro), quasi il doppio della media globale. Insieme all'Australia (5,41 milioni di dollari), i costi registrati dall'Italia sono invece tra i più bassi, ma ammontano comunque a quasi 6 milioni di euro. A riprova della tendenza negativa, registrata da uno studio di Clusit, che ha decretato il 2016 come l'anno peggiore in assoluto per il cybercrime in Italia.

130 violazioni l'anno

Sempre secondo lo studio, ogni azienda subisce in media 130 violazioni l'anno. E a crescere di pari passo con i costi è anche la quantità di tempo necessaria per risolvere le criticità: per rimediare agli attacchi di "insider" malevoli ci vogliono in media 50 giorni; 23 per i ransomware, un tipo di malware che limita l'accesso ai dispositivi chiedendo un riscatto. Sono proprio i malware e gli attacchi hacker a comportare i costi maggiori per le aziende: rispettivamente una media di 2,04 e 1,7 milioni di euro. "Le conseguenze sempre più devastanti subite a causa dei crimini informatici sottolineano l'importanza crescente di una pianificazione strategica e di un monitoraggio costante degli investimenti in sicurezza – spiega Kelly Bissell, consigliere delegato di Accenture Security, citato dall'agenzia Adnkronos – investimenti saggi nell'innovazione possono contribuire a fare la differenza".

Gli effetti degli attacchi informatici

Tra le conseguenze principali degli attacchi informatici, come rileva lo studio Accenture-Ponemon Insitute, ci sono disturbi dell'attività, danni all'apparecchiatura, perdita di ricavi e di informazioni. Quest'ultimo, per il 43% delle organizzazioni prese in esame, è sicuramente "l'effetto più dannoso". Un'unica nota positiva: i costi legati ai disturbi dell'attività – ad esempio il malfunzionamento dei processi aziendali – sono scesi dal 39% al 33%.

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