Ue, concorso per giovani inventori: i progetti italiani in finale

Tecnologia

Il battito cardiaco che diventa una password e un sistema di coltivazione senza terreno ed ecosostenibile. Sono queste le due invenzioni che parteciperanno alle finali internazionali a Tallin del contest "Eucys" promosso dalla Commissione Europea

Il battito cardiaco che diventa una password e una torre iperbolica che permette di coltivare le piante senza terreno. Sono questi i due progetti che hanno superato le selezioni nazionali del concorso per giovani inventori “Eucys” (European union contest for young scientists) e che parteciperanno alla finale internazionale di Tallin in Estonia in programma a fine settembre. Sono sei i giovani inventori che hanno sviluppato queste idee e che sono stati premiati durante la cerimonia tenutasi presso la sede della Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (Fast) di Milano.

 

Una password dal battito cardiaco – Il primo progetto si chiama CardioId ed è un dispositivo che utilizza il battito cardiaco come chiave d’accesso ai dati sensibili online. Gli autori di questa invenzione sono i giovani Mattia Borgna, Andrea Domenico Mourglia e Filippo Pairotti dell’Istituto internazionale "Edoardo Agnelli" di Torino. In pratica il sistema si basa sull’analisi dell’elettrocardiogramma (Ecg): il segnale elettrico, amplificato da elettrodi sistemati sui polsi della persona, viene successivamente digitalizzato e trasmesso via bluetooth sullo smartphone o sul tablet. Il funzionamento del dispositivo è stato testato con successo in sette soggetti, dei quali sono stati analizzati 21 segnali Ecg.

 

Coltivare senza terreno – Il trio di baby inventori mantovani provenienti dall'Istituto tecnico "Enrico Fermi" e composto da Marco Battisti, Alessandro Gaburro ed Elia Gambarin ha, invece, progettato l' "Ae space herbs", un sistema che sfrutta una torre a forma di iperbole per coltivare le piante senza terreno. Le radici nude delle piante assorbono l’acqua sotto forma di aerosol. Nel prototipo messo a punto dai ragazzi, la nebbia creata dai nebulizzatori ricavata dall'acqua ricca di nutrienti viene mandata in circolo, grazie a una ventola, nel tubo a spirale che si avvolge alla struttura. A quel punto, quando l'aerosol raggiunge le radici della pianta, viene assorbito da queste ultime che crescono senza l'utilizzo di terra e con l'utilizzo di una quantità limitata di risorse. Un’idea ecosostenibile grazie alla quale è possibile ridurre il ricorso ai pesticidi, risparmiando fino al 90% di acqua e sfruttando le fonti rinnovabili. Questo sistema potrebbe essere particolarmente adatto ai Paesi dove le condizioni climatiche estreme, la bassa fertilità dei terreni e la scarsa disponibilità d'acqua rendono molto difficile la coltivazione con le tecniche agricole tradizionali. Questo progetto, oltre a partecipare alle finali di Tallin, sarà premiato con una visita al Parlamento Europeo di Strasburgo.

 

Obiettivo: bissare il successo del 2016 – A Tallin, il prossimo fine settembre, i sei giovani inventori italiani proveranno a bissare il successo conquistato dall’Italia nell’edizione 2016 grazie a un progetto di connessione a banda ultralarga chiamato “Laserwan”, ideato da un liceale piemontese e vincitore di uno dei tre primi premi del concorso.

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