Auto senza guidatore, Google adesso punta sulle partnership

Tecnologia
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Mountain View per il momento non sembra intenzionata a produrre in proprio una sua vettura. Punterà invece sul ride sharing e sugli accordi con le case automobilistiche, mettendoci la tecnologia digitale

Non ci sarà (almeno per ora) un'auto senza guidatore marchiata Google. La priorità di Big G al momento è un'altra: siglare partnership con le case automobilistiche per avviare servizi di ride sharing (cioè di condivisione di passaggi in auto a pagamento) in parte con veicoli a guida autonoma. Il gruppo, quindi, non abbandona lo sviluppo delle vetture driverless ma non porterà su strada a breve l'auto senza volante e pedali che da mesi viene testata in California.

 

Alphabet fa spazio alle auto – Google ha messo da parte l'idea di costruire tutte le componenti del prodotto: ci metterà solo la tecnologia digitale, mentre lascerà ai produttori automobilistici carrozzeria e motore. La società non sembra così ridimensionare le proprie ambizioni sul mercato dei veicoli autonomi. Tutt'altro. Secondo quanto riporta "The information" i due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, restano convinti delle potenzialità del settore. A tal punto da prevedere una riorganizzazione aziendale ad hoc: i veicoli driverless, che oggi vengono sviluppati all'interno di Google X (il laboratorio dedicato ai progetti più innovativi del gruppo), avranno una società a sé (sempre sotto il controllo di Alphabet, la holding cui fa capo Google). Al vertice di questa nuova struttura dovrebbe esserci sempre John Krafcik, l'ex manager di Hyundai Motors America che dal 2015 guida la strategia automobilistica di Mountain View.

 

L'accordo con Fca –  La mossa è coerente con l'accordo, siglato lo scorso maggio, tra Mountain View e Fca. Da allora, gli ingegneri di entrambe le società stanno lavorando all'automazione del minivan Chrysler Pacifical Hybrid. A pochi giorni dall'accordo Segio Marchionne aveva ipotizzato un'auto senza guidatore operativa “entro cinque anni”.

Adesso l'orizzonte si accorcia: il servizio di ride sharing potrebbe essere pronto entro il prossimo anno. E non è detto che si baserà su vetture Fca. Marchionne aveva precisato che l'accordo con Google “non è esclusivo”: entrambe le aziende, quindi, hanno mani libere per altre collaborazioni. Che viaggi su Chrysler oppure no, la scelta di Brin e Page è comunque chiara: le partnership consentirebbero di accorciare i tempi e anticipare i tanti concorrenti (a partire da Uber).  

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