Apple conferma: stiamo investendo nell'auto senza guidatore
TecnologiaIn una lettera alla Us national highway traffic safety administration, Cupertino - dopo tante voci -ammette per la prima volta di puntare sui veicoli autonomi. Ma chiede anche collaborazione alle autorità per lo sviluppo della nuova tecnologia
Apple sta investendo sui veicoli autonomi. Il colosso di Cupertino ha dichiarato, per la prima volta, di essere al lavoro su questa nuova sfida. Lo ha fatto in una lettera alla Us national highway traffic safety administration, cioè l'organo che regola la circolazione stradale americana. Cinque pagine in cui Apple invita l'autorità a guardare più da vicino le potenzialità dei veicoli autonomi.
Dopo anni di speculazioni, durante i quali il gruppo aveva fatto trapelare alcuni indizi ma mai una conferma, ecco quindi la prima traccia ufficiale.
Software o auto - La lettera non dice però se Cupertino stia progettando un'auto completa o se lo sviluppo riguardi solo software o singoli componenti. Negli ultimi mesi le indicazioni sono state contrastanti. Titan (il progetto – mai confermato - che avrebbe dovuto portare un'auto Apple su strada) ha vissuto un momento di grande espansione nel 2015. Lo scorso gennaio sembrava essersi però arenato con l'addio del suo capo, Steve Zadesky. A luglio però è arrivata, nello stesso ruolo, la nomina di Bob Mansfield.
La lettera di Apple – Ora, invece, nella lettera firmata da Steve Kenner (direttore Product integrity di Apple), e spedita lo scorso 22 novembre, si afferma che “i veicoli autonomi hanno il potenziale per migliorare in modo decisivo la vita dell'uomo, prevenendo milioni di incidenti stradali e favorendo la mobilità”. Il colosso di Cupertino si spinge anche oltre, e afferma che tra le "sfide" principali che i produttori dovranno affrontare c'è la necessità di coniugare i temi di sicurezza e privacy.
Sicurezza e privacy - Oltre a salvaguardare l'incolumità fisica del conducente occorrerà infatti tutelarne l'utilizzo dei dati personali da parte dei veicoli autonomi. Un'auto senza guidatore dovrà avere accesso a informazioni dettagliate sulle abitudini del guidatore: dove abita, dove lavora, chi frequenta e quali strade percorre. Un problema, quello del tracciamento digitale, non nuovo ma che rischia di moltiplicarsi se applicato alle auto driveless.
Ed è proprio ai fini dello sviluppo di questo progetto, che Apple chiede che le esigenze di regolamentazione non limitino la necessità di sperimentare. E soprattutto reclama spazio: “Per massimizzare i benefici dell'innovazione e promuovere un mercato competitivo, produttori tradizionali e nuovi entrati dovrebbero essere trattati in modo equo”.
Proposta di dialogo alla concorrenza – Il colosso abbozza anche alcune proposte. Date le “vaste implicazioni” dell'automazione sulla vita umana, i produttori dovrebbero “esplorare alcune questioni etiche in modo più approfondito”. Nella lettera c'è anche un'idea di collaborazione: per accelerare l'innovazione senza pregiudicare la sicurezza, Cupertino chiede che alcuni dati registrati in fase di test vengano condivisi tra tutte le società. In modo da capire meglio e più in fretta quali problemi possono emergere in un'auto senza guidatore.