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Marcialonga 2025, il weekend in Trentino profuma di Norvegia. Sul podio Nygaard e Fleten

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Letizia Moretti

I titoli di Sky TG24 del 30 gennaio: edizione delle 13
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I titoli di Sky TG24 del 30 gennaio: edizione delle 13
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Quest'anno la storica competizione della val di Fiemme e val di Fassa ha due nomi e due cognomi norvegesi che, con la loro resilienza, si aggiudicano il primo posto rispettivamente nella gara maschile e femminile. Un rivale storico accompagna tutta la gara, dall'inizio alla fine, mettendo a dura prova i concorrenti tirando fuori il meglio di loro

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Si è conclusa lo scorso week end la 52^ edizione della regina delle Granfondo italiane. Con partenza a Moena alle 7:35 del mattino come da tradizione e arrivo a Cavalese, Marcialonga ha conquistato e accolto nuovamente anche quest’anno migliaia di partecipanti con quasi settemila iscritti in totale, provenienti da 40 nazioni differenti.

Il meteo: uno storico rivale

Un “tempo da lupi”, come lo definiscono in molti, ha messo a dura prova migliaia di corridori sotto una pioggia fine ma battente. Nonostante le difficili condizioni meteo, però, gli atleti non si sono mai arresi e hanno continuato a lottare per tutti i 70 km del percorso articolato tra le due celebri valli, Fiemme e Fassa.

Un aiuto prezioso

Tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza l’intervento e l’aiuto di 1500 volontari che hanno contribuito al corretto e sicuro svolgimento della gara, programmando e preparando 100.000 metri cubi di neve per la competizione, considerata sin dal 1971 un evento sportivo capace di unire i singoli centri abitati dei paesi coinvolti lungo il percorso. 

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Il podio

Il primo posto quest’anno è andato ai norvegesi Emilie Fleten e Andreas Nygaard, che si conquistano il podio dimostrando una forte resilienza in particolare attraversando il fatidico “Mur de la Stria” (Muro della Strega), caratterizzato da una pendenza media al 9% e strappi che sfiorano il 20%. Per Nygaard si tratta di un successo voluto, desiderato e sognato da molto tempo, dopo ben 10 anni di tentativi. La fuoriclasse norvegese, invece, ha dato prova della sua resistenza rialzandosi subito dopo una caduta nel tratto di ritorno che sembrava aver compromesso definitamente la sua prova. Per quanto riguarda il panorama italiano, il miglior fondista della 52^ edizione di Marcialonga è Lorenzo Busin (32°). Ma le sorprese non finiscono qui. Marcialonga Young ha visto gareggiare le categorie U14, U16 e Giovani e ancora centinaia di partecipanti si sono cimentati nella 20^ edizione della Marcialonga Light di 45 km. Un fine settimana che sicuramente non è passato inosservato per il movimento generatosi tra le due valli trentine.

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