L’edizione 2024 del Giro di Spagna è proseguita oggi con un’altra frazione all’estero, da Cascais a Ourém, in Portogallo. A vincere - su un tracciato di 194 km molto movimentati, con saliscendi - è stato l'australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Il belga Wout van Aert (Visma-Lease a bike) si è preso la maglia rossa di leader della classifica strappandola a McNulty, vincitore sabato della crono d'apertura. La corsa a tappe spagnola si concluderà il prossimo 8 settembre a Madrid
La 79esima edizione della Vuelta a España, la corsa ciclistica a tappe spagnola, è proseguita con la seconda frazione: la Cascais-Ourém, di 194 km, con un dislivello di 2.691 metri. L'australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) ha vinto in volata: ha preceduto sul traguardo il belga Wout van Aert e il neozelandese Corbin Strong. Wout van Aert (Visma-Lease a bike), comunque, si è preso la maglia rossa di leader della classifica strappandola a Brandon McNulty, vincitore sabato della cronometro inaugurale. L'italiano Filippo Baroncini ha chiuso al decimo posto la frazione, corsa ancora completamente in territorio portoghese. Prima dello sprint finale, una caduta ha spezzato in due il gruppo, coinvolgendo diversi corridori. In classifica, Van Aert ora precede di tre secondi lo statunitense Brandon McNulty (Uae). Il tre volte vincitore della corsa Primoz Roglic, tra i favoriti in questa edizione, è a 20 secondi dalla vetta, mentre lo statunitense Sepp Kuss segue Van Aert di 56.
Il Giro di Spagna 2024, che prevede 21 tappe e si concluderà il prossimo 8 settembre a Madrid, prevede un percorso durissimo con 9 arrivi in salita, 13 frazioni tra media e alta montagna e 2 prove a cronometro (34 chilometri complessivi contro il tempo). Su un totale di 3.261 chilometri, i velocisti avranno solo pochissime opportunità per gli sprint.
La seconda tappa
Domenica 18 agosto la Vuelta è proseguita con la seconda tappa, una frazione dal tracciato mosso. La tappa è partita in salita: raggiunto l'Alto do Lagoa Azul (5.7 km al 4.6%; max 11%), dà lì in poi è stato un continuo saliscendi. Nel finale, dopo un tratto di 2.7 km al 4.5%, è iniziata l'ascesa all'Alto da Batalha (7.1 km al 3.3%), con un primo tratto di 3 km al 6% con punte in doppia cifra, poi una breve discesa e ancora 3 km di falsopiano (2% di media) per arrivare in vetta. Da quel punto 19 km fino al traguardo, non pianeggianti. Anche gli ultimi 1.500 metri erano in lieve pendenza.
Il percorso della Vuelta
Al via di Lisbona sono partite 22 squadre e 176 corridori. Assenti molti big come Pogacar, Evenepoel e Vingegaard. L’Italia tifa per Antonio Tiberi e Giulio Ciccone, che visto il percorso di salite potrebbero fare molto bene. La vetta più elevata della corsa sarà quella del Cuitu Negru, a 1843 metri, che ritorna alla Vuelta dopo 12 anni dall'ultima apparizione. Tra le altre salite dure ci saranno l'Alto de Hazallanas (1675 metri), il Puerto de Ancares (1670 metri), il Pico Villuercas (1549 metri), il Picón Blanco (1518 metri) e il Puerto de Leitariegos (1528 metri). E non va dimenticato l'arrivo a Lagos de Covadonga.