Euro 2024, da Gulacsi a Mbappé: quando il calcio diventa impegno sociale

Sport

Introduzione

C'è il portiere che difende i diritti della comunità LGBTQ+, come l'ungherese Gulacsi, che si oppone apertamente al governo Orban. Il fuoriclasse della Francia Mbappé, che con l'attaccante interista Marcus Thuram chiede ai suoi connazionali di fermare l'avanzata della destra. C'è chi lotta contro il razzismo, sia in campo che fuori, chi difende la libertà e chi sostiene la Palestina. Non ci sono solo gol, vittorie e sconfitte. L'Europeo di calcio, appena iniziato, sta già facendo parlare di sé non per le performance dei giocatori, ma per l'impegno politico di alcuni di loro, diventato parte integrante della manifestazione, come una corsa o un allenamento. In sostanza, una squadra di pensatori liberi oltre il campo di gioco. Il legame tra calcio e politica è spesso stato difficile da evidenziare, e chi si espone rischia di essere visto come un 'ribelle'.

Quello che devi sapere

L'impegno di Gulacsi contro Orban

Come il portiere ungherese Peter Gulacsi, che non le manda a dire al primo ministro Victor Orban che da anni, proprio attraverso il calcio costruisce consenso. Nel 2021 Gulácsi pubblicò un post sui social parlando di amore e tolleranza, in risposta alla legge che nel suo Paese vieta contenuti riferiti all'omosessualità nelle scuole. Fu travolto dalla critiche. "Penso che ognuno abbia il diritto di decidere quanto impegnarsi nelle diverse questioni sociali. Per me - ha spiegato Gulácsi a El Mundo qualche giorno fa - è molto importante che ci rispettiamo, che ci tolleriamo, che ci accettiamo. Non solo nel calcio, ma in tutto il mondo. Il colore, la sessualità, ma cosa contano… Noi calciatori riceviamo più attenzioni dai media, penso che possiamo usarla per qualche buona causa". Politicamente Euro 2024 è il torneo di un'Europa dall'identità indefinita, da riscrivere, da ritrovare

L'impegno di Gulacsi contro Orban

Thuram contro Le Pen

Da giorni, dopo l'esito delle elezioni europee e la chiamata al voto della Francia di Emmanuel Macron, i giocatori della nazionale fanno appelli al voto "per fermare la destra": Ousmane Dembelé, Olivier Giroud, e ieri, Marcus Thuram, con quest'ultimo che ha spaccato in due la cautela, parlando di politica dal ritiro della Francia. I Blues avevano finora solo chiesto di poter esercitare il loro diritto al voto, ieri Thuram è andato oltre: fu il primo calciatore europeo a inginocchiarsi in campo nei giorni successivi alla morte di George Floyd, il più grande gesto politico mai visto su un campo di calcio, ieri l'interista ha preso una posizione molto chiara in conferenza stampa, invitando a votare contro il partito della Le Pen

Thuram contro Le Pen

L'attivismo di Mbappé, Koundé e Tchouaméni

Nel ritiro di Clairefontaine, la federazione aveva allestito la settimana scorsa una stanza per esercitare il diritto di voto tramite procura. Ma pochi giocatori se ne sono avvalsi. Allo scioglimento dell'Assemblea, Kylian Mbappé ha subito chiesto di avere la stessa possibilità per le legislative. Il fuoriclasse ex Psg ora al Real, insieme a Koundé e Tchouaméni sono i giocatori indicati come i più consapevoli delle questioni sociali. Sono i tre che presero posizione dopo la morte del giovane di Nahel negli scontri di un anno fa nelle periferie. Firmarono un testo comune in cui invitavano alla calma

Mbappé e le parole contro di appoggio a Thuram

Anche Mbappé si è espresso sulle prossime elezioni francesi commentando le parole del compagno Thuram, che ha invitato a non votare per il partito di Le Pen: "Siamo in un momento cruciale della storia del paese, e devi vedere le tue priorità. Siamo innanzitutto cittadini, non dobbiamo essere scollegati dal mondo. Ci troviamo in una situazione senza precedenti. Voglio rivolgermi a tutti i francesi e in particolare ai giovani: vediamo che gli estremisti sono alle porte del potere. Abbiamo la possibilità di cambiare tutto, e dobbiamo identificarci con i valori della tolleranza, del rispetto, della diversità. Ogni voce conta. Io condivido gli stessi valori di Marcus, sono dalla sua parte", ha detto il fuoriclasse. Poi ha aggiunto: "Io sono contro le idee che dividono, e certo che sto con lui (Thuram ndr)"

Mbappé e le parole contro di appoggio a Thuram

Le parole a sostegno di Rafah e l'impegno per la comunità Lgbtq+

Più recentemente, Ousmane Dembelé, Ibrahima Konate, lo stesso Thuram, ancora Koundé e Dayot Upamecano hanno manifestato il loro sostegno alle vittime di Rafah. A Euro 2020 il portiere e capitano della Germania, Manuel Neuer ha indossato la fascia color arcobaleno a sostegno della comunità Lgbtq+, e l'attuale ct Nagelsmann si è schierato contro un documentario della tv ARD nel quale si sosteneva che i tifosi della Germania auspicano una nazionale meno multietnica e più tedesca. Con lui, si è ribellato Kimmich

La protesta della nazionale tedesca in Qatar nel 2020

D'altra parte, la nazionale tedesca è stata protagonista di uno dei gesti di protesta più clamoroso della storia dei Mondiali, appena due anni fa, in Qatar: di fronte alla minaccia di sanzioni se venivano indossate fasce arcobaleno ONE LOVE, l'intera squadra posò per la foto del prepartita col Giappone con la mano sulla bocca, a indicare che la Fifa l'aveva tappata. Perche' le parole si possono anche impedire, ma il pensiero resta sempre libero