Mondiali di scherma, Italia oro nel fioretto a squadre donne e nella spada squadre uomini
SportLe azzurre Alice Volpi, Arianna Errigo, Martina Favaretto e Francesca Palumbo si sono imposte in finale sulla Francia per 45-39. Poco dopo anche Cimini, Di Veroli, Santarelli e Vismara hanno battuto i francesi per 45-31. Italia a quota 10 medaglia, a -1 da record
Giornata di trionfi per la scherma italiana. Gli Azzurri dominano le prime due prove a squadre, con le vittorie nel fioretto femminile (che si conferma quanto mai macchina da medaglie) e nella spada maschile. Ori arrivati entrambi in finale contro la Francia, la classica ciliegina sulla torta di una rivalità sportiva che da sempre contrappone i due Paesi. E l'Italia sale così a quota 10 medaglie in questi Mondiali milanesi, a un passo dal record assoluto.
Il trionfo nel fioretto a squadre femminile
Il quartetto del fioretto femminile, composto da Alice Volpi, Arianna Errigo, Martina Favaretto e Francesca Palumbo, è stato il primo a esultare. Fin dall'inizio della sfida, le schermitrici italiane hanno dimostrato una grande solidità, guidate dalla forza di Favaretto e Volpi, che hanno saputo trascinare anche il pubblico presente. Nonostante una rimonta delle avversarie francesi che le aveva portate avanti sul punteggio di 31-30 dopo essersi trovate in svantaggio di sette punti, il le azzurre hanno saputo reagire con determinazione. La classe 2001 di Martina Favaretto ha segnato quattro punti di fila, seguiti dall'allungo di Alice Volpi fino al 40-34, preparando così il terreno per l'ultimo assalto di Francesca Palumbo, scelta per chiudere la gara contro la schermitrice francese Thibus. La decisione si è dimostrata azzeccata, poiché la 29enne di Potenza ha dominato gli ultimi assalti e ha chiuso con grinta sul punteggio di 45-39, dando così inizio ai festeggiamenti del pubblico presente. Questa vittoria ha fatto segnare un record per le azzurre, in quanto solo ai Mondiali di Parigi 2010 e di Kazan 2014 l'Italia era riuscita a conquistare tre medaglie individuali e l'oro nella gara a squadre nel fioretto femminile. Un risultato straordinario che sottolinea la grandezza e l'abilità delle schermitrici italiane nel dominare la competizione.
leggi anche
Mondiali scherma, medaglia d'argento per la squadra di spada femminile
La vittoria della spada a squadre maschile
E visto che l'appetito vien mangiando, subito dopo gli azzurri della spada maschile (Gabriele Cimini, Davide Di Veroli, Andrea Santarelli e Federico Vismara) hanno bissato il trionfo delle colleghe, battendo ancora la Francia in una sfida dominata fin dai primi assalti. Lo strappo iniziale arriva grazie a Santarelli sul 15-11 e da lì l'Italia non si è guardata più indietro, arrivando a chiudere sul 45-31 con ottime prestazioni anche da Cimini e Di Veroli. Una vittoria che riporta l'Italia in cima al podio mondiale della spada nella competizione a squadre per la prima volta dal 1993, quando arrivò l'oro nel torneo iridato di Essen, in Germania. Fatto il pieno di record, gli azzurri però non si vogliono fermare perché in ballo c'è anche l'obiettivo del maggior numero di medaglie mondiali conquistate in una singola edizione. Arrivati a quota 10 in questa rassegna iridata a Milano, infatti, sono a un podio dal primato fatto segnare a Catania 2011 e Cairo 1949, con 11 medaglie vinte, ma anche ad un solo oro dal record fatto segnare sempre al Cairo 74 anni fa. L'ultima occasione sarà nelle mani della squadra di fioretto maschile (formata da Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Filippo Macchi, Tommaso Marini), che oggi hanno superato Qatar (45-16) e Belgio (45-29). Domani nei quarti sfideranno Hong Kong, nell'ultima giornata di gara. In cui non ci sarà solo la ricerca degli azzurri al record, ma anche la caccia dell'Ucraina di Olga Kharlan alla medaglia. Dopo essere stata prima esclusa per il mancato saluto alla russa Smirnova e poi riammessa per decisione della FIE, infatti, la compagna dell'italiano Luigi Samele oggi ha trascinato le compagne proprio contro l'Italia negli ottavi (45-33) e domani affronterà nei quarti gli USA per continuare la rincorsa alla medaglia.