
Juventus, cosa succede dopo la penalizzazione di 10 punti per il caso plusvalenze
Tra la nuova pena decisa dalla Corte d'Appello Figc e la disfatta in campo contro l'Empoli, per i ragazzi di Allegri la possibilità di finire in zona Europa si allontana sempre di più. Guardando alle questioni legali, si attendono adesso le motivazioni: da quel momento ci saranno 30 giorni per proporre un altro ricorso (ma solo per motivi di legittimità). Intanto si attende il 15 giugno, quando si terrà un'udienza del nuovo processo sportivo sulla manovra stipendi

Continua la saga giudiziaria della Juventus nell’ambito del processo per le plusvalenze fittizie. Ieri, 22 maggio, la Corte d’appello federale della giustizia sportiva ha inflitto dieci punti di penalizzazione alla squadra (uno in meno di quanto chiesto dalla Procura della Federcalcio, guidata da Giuseppe Chinè). Le motivazioni devono ancora arrivare, ma già si conoscono aspetti importanti: il verdetto è immediatamente esecutivo
Plusvalenze, Juventus penalizzata di 10 punti da Corte Figc
I ragazzi di Allegri scivolano così fino al settimo posto in classifica, complice anche la disfatta di ieri sera in campo contro l’Empoli. A pochissima distanza dalla sentenza, il match al Castellani finiva 4-1 per i toscani. A conti fatti, con questi numeri, la Juve sarebbe già fuori dalla zona Europa
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Ma guardando alla sentenza, quello che c'è di nuovo rispetto ai precedenti capitoli è che i sette ex dirigenti senza potere di firma coinvolti nel processo, compreso Nedved, sono tutti stati prosciolti, nonostante la Procura avesse chiesto otto mesi di inibizione. Anche per questo la penalizzazione è passata dal -15 della scorsa sentenza a -10
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Cosa succede adesso? "Se dovesse ritenere che ci siano state della carenze nelle argomentazioni della Corte federale d'appello in termini di legittimità, la società potrà proporre un ulteriore ricorso al Collegio di garanzia dello sport”, spiega Cesare Di Cintio, avvocato esperto di diritto sportivo e dal 2014 patrocinante in Cassazione
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Attenzione però, perché ricorso – sempre per motivi di legittimità - potrebbe farlo anche la Procura, riguardo “il proscioglimento dei sette ex dirigenti e consiglieri del Cda bianconero”. Adesso tutto ruota quindi intorno ai termini previsti per i ricorsi
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Per entrambe le parti – Juventus e Procura – i termini “sono di 30 giorni dal deposito delle motivazioni”, sottolinea Di Cintio. Che precisa: “Se la Juventus vuole ridurre i punti di penalizzazione per la stagione in corso dovrà necessariamente anticipare i tempi, magari chiedendo una abbreviazione dei termini oppure proponendo una domanda cautelare al Collegio di Garanzia”

Non è chiaro però come un nuovo passaggio legale potrebbe migliorare il quadro bianconero. Il rinvio del Collegio di Garanzia al secondo grado della giustizia della Figc partiva infatti già dalla confermata colpevolezza di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici e Federico Cherubini

La scelta di passare da -15 a -10 è quindi tendenzialmente legata soltanto alla non colpevolezza dei sette dirigenti e tecnici minori. Ma sull’esistenza delle storture che hanno dato il via a tutto, ha confermato la Corte d’Appello, non si discute

Nelle giornate che restano da qui alla fine del campionato la Juventus potrebbe comunque ancora riprendersi e risalire di qualche punto in classifica. Solo a torneo concluso si vedrà se i torinesi saranno nel gruppo di squadre che il prossimo anno giocheranno le coppe

La parola passerà poi alla Uefa - anche qui c’è un procedimento aperto contro la Juventus - e al nuovo processo sportivo sulla manovra stipendi, con udienza fissata al 15 giugno. Sfumata per ora la possibilità di patteggiamento: la proposta di ammenda avanzata dalla Juve non è stata accolta, anche se resta una finestra fino al processo
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