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Ciclismo, i Mondiali 2020 assegnati a Imola: si svolgeranno fra il 24 e il 27 settembre

Sport
©Getty

L'ambita competizione internazionale è stata assegnata dall'Unione Ciclistica Internazionale all'Italia e all'Emilia-Romagna. Inizialmente la rassegna iridata era in programma in Svizzera, ad Aigle-Martigny, ma è stata annullata. La base logistica dell'evento sarà dunque l'Autodromo. Battuta la concorrenza della Plache de Belles Filles in Francia

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I Mondiali di ciclismo sono stati assegnati a Imola. Così ha deciso l'Unione Ciclistica Internazionale sull'attesissima competizione che si svolgerà fra il 24 e il 27 settembre. Inizialmente la rassegna iridata era in programma in Svizzera, ma è stata annullata. La base logistica dell'evento sarà dunque l'Autodromo. Battuta la concorrenza della Plache de Belles Filles in Francia. Il Mondiale torna a Imola dopo 52 anni: nel 1968 vinse Vittorio Adorni, con una fuga solitaria e un distacco di quasi 10' sul secondo classificato.

Il passo indietro della Svizzera

Il 27 settembre, quindi, le celebrazioni per la fine del campionato del mondo di ciclismo si terranno a Imola. Inizialmente la scelta non era ricaduta sull’Italia ma sulla Svizzera, ad Aigle-Martigny. Ma pochi giorni fa gli elvetici hanno annunciato il loro passo indietro: troppi rischi a causa dell’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). L’Uci ha optato così per l’Emilia-Romagna, ritenendo il nostro Paese sicuro anche sul fronte delle misure anti contagio.

Successo per l'Emilia-Romagna

L’Emilia Romagna mette così a segno un altro successo, dopo il doppio appuntamento del Motomondiale a Misano il 13 e il 20 settembre e dopo il ritorno del gran premio di Formula Uno, sempre a Imola, il primo novembre. Ma ora dovrà pensare a organizzare in fretta questa edizione del mondiale di ciclismo ottenuta con un colpo di scena. Non ci saranno le corse giovanili. Correranno gli élite, donne e uomini: il 24 e il 25 ci saranno le gare a cronometro, il 26 il mondiale femminile e il 27 la corsa che assegna la maglia iridata fra i professionisti. 

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Imola scelta anche per la sicurezza anti-contagio

Per questo mondiale l'Uci era alla ricerca di un luogo che potesse garantire la più rigorosa osservanza delle norme anti-contagio. Gli spazi dell'autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove ci sarà la partenza e l'arrivo del circuito, assicureranno distanze e supporti logistici. Sembra che proprio su questa richiesta l’Italia è riuscita a scalzare l’altro candidato a ospitare il mondiale, il tracciato francese con l'ascesa della Plance des Belles Filles.

Un percorso duro

Tra le richieste dell’Uci c'era anche quella di presentare un percorso duro, all’altezza dei Mondiali. Gli organizzatori di Imola hanno risposto con un circuito di 28 chilometri estremamente selettivo con due salite: quella di Mazzolano, 2,4 chilometri con tratti di pendenza sopra al 10%, cui segue la discesa verso Riolo Terme, e poi quella di Gallisterna, con una pendenza superiore all'11%. Con un simile percorso i favoriti saranno i grandi protagonisti delle corse a tappe, con la prova iridata che si svolgerà una settimana dopo l'arrivo del Tour de France e una settimana prima della partenza del Giro.

Adorni: "Spero che Nibali vinca come me"

Il ct della Nazionale italiana, il romagnolo Davide Cassani, punterà su Vincenzo Nibali: per il campione siciliano sarà probabilmente l'ultima occasione della carriera per aggiungere anche questo premio ai suoi tanti successi. A fare il tifo per Nibali, c’è Vittorio Adorni, che nel 1968 giunse da solo al traguardo staccando il secondo di quasi dieci minuti. "Spero che Vincenzo Nibali arrivi a braccia alzate come feci io nel 1968 - ha detto Adorni -. Credo sia importante in un anno così che l'Italia possa ospitare un evento simile. Sarebbe bello che in Italia trionfasse un italiano". 

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