Dal 18 dicembre arriva al cinema la pellicola in cui il divo australiano interpreta Herman Goring, il gerarca nazista accusato di crimini di guerra e contro l'umanità dal tribunale internazionale. Il film si concentra sul rapporto che ebbe con lo psichiatra incaricato di interrogarlo e con il quale instaurò un vero e proprio duello psicologico
Un dialogo con l’orrore, per provare a capirlo. Arriva al cinema Norimberga scritto e diretto da James Vanderbilt e tratto dal libro Il nazista e lo psichiatra di Jack El-Hai. Siamo alla fine della Seconda guerra mondiale, il tenente colonnello Douglas Kelley (Rami Malek), psichiatra dell'esercito americano, deve valutare la sanità mentale di alcuni gerarchi nazisti, tra cui Hermann Göring, ex braccio destro di Hitler, e interpretato da Russell Crowe. Contemporaneamente viene istituito un tribunale internazionale per fare in modo che il regime nazista risponda dei propri crimini.
Un duello piscologico avvincente e terrificante, magistralmente portato avanti dai due attori.
Un film che tenta di dare risposte forse impossibili: quegli uomini eseguivano ordini, erano pazzi o semplicemente malvagi?
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