Festa del Cinema di Roma, Infascelli racconta il Maxiprocesso in “La camera di consiglio”

Spettacolo

Nella sezione Freestyle della Festa del Cinema di Roma, Sergio Rubini e Massimo Popolizio interpretano i giudici del Maxiprocesso di Palermo. Il film, ambientato nel 1987, arriva nelle sale il 20 novembre

Presentato fuori concorso nella sezione Freestyle della Festa del Cinema di Roma 2025, La camera di consiglio è il nuovo film di Fiorella Infascelli che porta in scena uno dei momenti più intensi della storia giudiziaria italiana: i 36 giorni di isolamento in cui otto giurati, rinchiusi in un appartamento-bunker nel carcere dell’Ucciardone, furono chiamati a decidere le sorti di 470 imputati di Cosa Nostra. Il Maxiprocesso, celebrato alla fine degli anni ’80, segnò una svolta epocale: per la prima volta lo Stato riconobbe ufficialmente l’esistenza della mafia come organizzazione unitaria, infliggendo condanne che cambiarono il corso della giustizia italiana. Il film arriverà nelle sale il 20 novembre, distribuito da Notorious Pictures.

Un racconto corale tra tensione e coscienza

Sergio Rubini interpreta il Presidente della giuria, mentre Massimo Popolizio è il Giudice a latere. Accanto a loro, un cast di grande intensità: Betti Pedrazzi, Roberta Rigano, Anna Della Rosa, Stefania Blandeburgo, Rosario Lisma e Claudio Bigagli. La sceneggiatura è firmata da Infascelli e Mimmo Rafele, con la collaborazione di Francesco La Licata e la consulenza del giudice Pietro Grasso, protagonista reale del Maxiprocesso. Girato interamente in interni, il film adotta un linguaggio visivo teatrale, capace di restituire la tensione, il senso di isolamento e la complessità morale di quei giorni. L’opera si arricchisce di materiali d’archivio e contributi documentali che collocano la vicenda in un contesto storico e civile più ampio.