MasterChef 14, Alessia: "Ho scoperto di avere le carte giuste per farcela". L'intervista

Nell’edizione del “tutto può succedere”, i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli continuano a sparigliare le carte in tavola, e per i cuochi amatoriali, ogni minimo errore può rivelarsi fatale. A questo punto la sfida si fa sempre più agguerrita e le prove da superare ogni volta più ardue. Ed è proprio su un Pressure Test particolarmente insidioso, a conclusione di una puntata magica, dove per la prima volta nella storia del cooking show il giudice Antonino Cannavacciuolo ha aperto le porte di Villa Crespi, tempio tristellato della ristorazione mondiale, che la giovane "miss" emiliana dice addio al sogno di arrivare in finale. "Cucinare è la mia vita", e oggi, con la nuova consapevolezza acquisita, più di ieri. "Quest'esperienza mi ha fatta rinascere, prima di arrivare a MasterChef avevo creduto alle persone che mi hanno sempre screditata, ma poi sono arrivata qui e ho capito chi sono, ho tantissima voglia di fare, non mollo e ce la farò". Dai concorsi di bellezza ai fornelli, dai set fotografici alle ricette della nonna da rivisitare, Alessia ha le idee chiare sul suo futuro: cucinare è la forma d'arte in cui si esprime meglio, niente la gratifica di più. E dopo "il periodo più bello della sua vita", è pronta per nuovo capitolo tutto da scrivere. Ecco cosa ci ha raccontato della sua esperienza umana e televisiva nell'intervista qui di seguito. Dopo l'eliminazione di Alessia e Samuele, il più giovane della Masterclass, gli aspiranti chef sono rimasti in otto, e la gara di MasterChef Italia prosegue ad alta velocità tra prove insolite e meccanismi inattesi, non sempre graditi. L'appuntamento è tutti i giovedì alle 21:15 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Come descriveresti Alessia prima e dopo MasterChef? Prima del programma ero sempre io… determinata, ambiziosa, piena di sogni e anche un po’ casinista! Adesso direi che sono sempre la stessa, con molta più gioia nel cuore e più sicurezza sulla persona che sono. MasterChef mi ha arricchita di esperienze e di amici super cari. Ti aspettavi di uscire a questo punto della gara e cosa pensi di aver sbagliato? Il mio obbiettivo è sempre stato quello di vincere. Quindi, in cuor mio, speravo di andare avanti fino alla fine. Parlando un po’ più con i piedi per terra però, da subito mi son resa conto di avere problemi nella gestione dei tempi, di conseguenza immaginavo che prima o poi sarebbe successo. Qual è il piatto che ti rappresenta e perché? Per la verità non ne ho uno in particolare, sicuramente mi rappresentano i piatti della tradizione emiliana, quelli fatti di preparazioni lunghe che richiedono ore e ore. La qualità che più hai ammirato nei giudici e che vorresti avere tu. Una delle qualità che ho ammirato di più in loro è la perseveranza. I giudici ti insegnano che questa è la chiave per un futuro di successi. Come è stato il tuo rapporto con i compagni della Masterclass? C'è qualcuno a cui vorresti dire qualcosa che non ha detto? Il rapporto con i miei compagni di viaggio è stato tutto in salita. Con alcuni mi son trovata bene fin da subito, con altri invece c’è voluto più tempo, con altri non voglio averci a che fare. A Mary vorrei dire che lo zuccotto alla zuppa inglese non si fa in una tortiera e tanto meno con la crema inglese e frutti di bosco. Comunque sia, ho trovato delle persone meravigliose. La lezione più importante che ti porti a casa? Per me il confronto è sempre stato il mezzo migliore per imparare, mi porto a casa davvero tante piccole lezioni di vita. Una delle più belle è che, nonostante abbia davanti un lungo percorso prima di realizzarmi, ho scoperto di avere le carte giuste per farcela. Progetti per il tuo futuro? Sicuramente voglio fare l’ALMA . Prima di cimentarmi nell’ambito di cucine professionali o semplicemente come private chef voglio studiare e praticare tanto. Senza esperienza non mi presenterei mai come cuoca, da nessuna parte.

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