MasterChef 2022, le interviste ai tre finalisti Christian, Carmine e Lia

TV Show sky uno

Barbara Ferrara

Mentre MasterChef Italia festeggia la sua trionfatriceTracy Eboigbodin e apre i casting per la prossima edizione, la parola passa ai tre finalisti protagonisti della finale, Carmine GorrasiChristian Passeri (sul podio con Tracy) e Lia Valetti, quarta classificata. Le interviste

Sul podio, protagonisti insieme alla vincitrice e compagna di avventure Tracy Eboigbodin (FOTO), troviamo Carmine Gorrasi e Christian Passeri, con loro anche la quarta classificata Lia Valetti, eliminata al termine del primo episodio della serata in cui sono stati ospiti due chef tristellati: Enrico Crippa (dal ristorante “Piazza Duomo” di Alba, in provincia di Cuneo) e Andreas Caminada (dal ristorante “Schloss Schauenstein”, in Svizzera).  Al termine di una stagione che ha potuto viaggiare in tutto il mondo grazie a una Masterclass cosmopolita ed eterogenea, ma anche grazie a grandi chef e ospiti pronti a raccontare le internazionali influenze nella propria cucina, siamo lieti di passare la parola ai finalisti dell'undicesima edizione di MasterChef Italia (LO SPECIALE). 

 

Collegati via Zoom, ciascuno dalle proprie casa, ecco cosa ci hanno raccontato, Carmine, Christian e Lia.

 

 

le interviste ai tre finalisti di masterchef italia

 

Eccoci qui con i protagonisti della finalissima, i tre finalisti che rispondono ai nomi di Carmine GorrasiChristian Passeri e Lia Valetti. Difficile non trattenere la gioia di aver preso parte a un'undicesima edizione tanto entusiasmante quanto stellare (I momenti clou della finale). L'atmosfera è quella gioviale della festa, indipendentemente dai risultati della gara, ciascuno gode per i propri progressi e per quelli altrui. I racconti.

 

Cosa vi portate a casa?

Carmine: Sicuramente la mia più grande vittoria sono tutte le persone che ho conosciuto e con cui ho stretto rapporti di amicizia. Con alcuni dei concorrenti in particolare ho legato di più, ma sono contento di aver conosciuto ognuno di loro perché ciascuno mi ha insegnato qualcosa. MasterChef mi ha cambiato, mi fatto crescere anche culinariamente, e ringrazio tutti di aver avuto questa chance. Ho conosciuto i giudici, per me degli idoli. I loro complimenti mi hanno entusiasmato. È stata l’esperienza più bella della mia vita in generale.

Lia: C’è stata una svolta sentimentale oltre che professionale, la consapevolezza e il fatto che la mia determinazione può essere usata per raggiungere delle belle cose. Mi porto a casa delle belle amicizie, sono entrata nella Masterclass non per questo, ma per vivere una sana competizione, alla fine sono contenta mio malgrado di essere riuscita ad affezionarmi, con alcuni ho creato un bel legame, con loro ci sarà forse anche un seguito professionale. 

Christian: Capire cosa mi ha dato MasterChef è difficile, prima ero pieno di insicurezze, per me è stato un luogo che mi è servito non solo in cucina, ma nel mio modo di vivere e interagire con gli altri, e perché no, mi ha anche fatto capire il mondo del lavoro che mi aspetta. È stata la scuola di cucina perfetta, quella che serviva a me.

 

Christian, la presenza di Carmine quanto ha influito nel tuo percorso? 

Carmine è stato fondamentale per la mia crescita nella Masterclass, io sono da sempre competitivo e molte volte mi frenavo, quando poi per la prima volta ho visto una persona così talentuosa come lui, ho provato a superarlo, è stato uno stimolo per me. La sana competizione mi ha aiutato tantissimo per andare avanti e lo ringrazio.

 

Carmine, hai sentito il peso del fatto che fossi il “concorrente da battere”?

Onestamente no, più che sentire il peso di essere temuto dagli altri, ne ero orgoglioso, iniziavo a essere e a sentirmi meno insicuro delle mie capacità. Dalla prima Mystery è cambiato qualcosa, per me appena entrato è stato vivere un sogno, col tempo mi sono sentito più consapevole. Che i ragazzi mi temessero per me è stato positivo e incoraggiante. 

 

Vi ha ispirato vivere la pressione di una cucina stellata?

Lia: Non penso che esista una professione in cui non ci sia pressione, a meno che sei un pittore che dipinge in riva al mare, per me l’esperienza stellata da Vittorio è stata pura felicità, la pressione passava in secondo piano, come l’adrenalina. Quando lo stress è positivo, la fatica del lavoro è più sopportabile, averne di quelle pressioni. Non vedo l’ora! Se poi abbracci Berrettini (sorride tra le battute generali ndr)”.

Christian: La pressione era tanta, ed è naturale in quella situazione, ma è  stato veramente bello, io voglio imparare, sempre. In un luogo del genere nonostante la pressione, riesci a migliorare te stesso, il risultato finale è positivo, sarei disposto a passarci anni in una cucina stellata: senza nessun dubbio.

Carmine: L’esperienza stellata è stata la più adrenalinica, io ci sono stato 1h e 45m e non so ancora se mi sia sembrato un battito di ciglia o una eternità. Ho sempre sentito parlare del mondo della cucina, ed è vero: è un mondo a sé. Per scegliere di vivere di cucina significa anche fare una scelta di vita e sacrificare tanto altro. Implica grande impegno e io sono disposto a farlo per la mia passione. Voglio fare le mie esperienze in ristoranti in Italia, e all’estero. Ho voglia di viaggiare, ma sinceramente non so se lo farei per tutta la vita. 

 

Come è cambiata la vostra cucina? C’è un ingrediente che avete scoperto a MasterChef?

Lia: La mia cucina è cambiata tanto, pensavo che la mia passione fossero i dolci e invece a MasterChef ho scoperto che preferisco cucinare il salato e gli antipasti in particolare. L’ingrediente che ho scoperto e che mi porto sono le animelle. Mi hanno dato grandi soddisfazioni.

Christian: La mia cucina è cambiata nel senso che è migliorata, la mia idea è cucinare senza confini, senza barriere, e MasterChef mi ha aiutato perché mi ha mostrato tecniche e ingredienti che ora fanno parte del mio bagaglio. Tra questi, l’aglio nero e il cervo.

Carmine: La mia cucina è cambiata durante il percorso, ho rispolverato le mie radici, ora la considero fusion ma sempre con rimandi ai sapori di casa mia, a quelli di campagna e della mia infanzia. Gli ingredienti che mi porto dentro sono la salsa di soia (la uso anche per lavarmi i denti ormai) e il piccione, una grande scoperta. 

 

Qual è la vostra nuova vita dopo MasterChef?

Lia: In realtà io aspettavo la messa in onda per rendermi conto di quale fosse stato veramente il mio percorso, quando sei dentro hai un’altra percezione. Dopo le registrazioni, fantastichi sul tuo futuro, per quanto mi riguarda ho aspettato la puntata di ieri sera per capire come muovermi. C’è un’idea che voglio mettere a terra e spero di riuscire a creare il mio business plan per iniziare una nuova vita dal prossimo anno. 

Christian: Mi ritrovo anche io nella situazione di Lia, non mi sono mosso, avevo altre preoccupazioni, spero di finire l’Università e laurearmi. Il sogno è lavorare in cucina, cerco di utilizzare questo anno di popolarità per cucinare il più possibile, magari anche come chef a domicilio, il grande sogno del ristorante è lontano: ho 20 anni, bisogna di lavorarci.

Carmine: Io avevo già dei progetti prima di entrare, sto studiando all’Università e voglio terminarli, questi possono aiutarmi sotto diversi aspetti. Voglio sfruttare MasterChef nel senso buono di trarre vantaggi dall’esperienza per fare a mia volta esperienze nelle cucine professionali e con le persone, anche io come chef a domicilio. Il progetto è finire di studiare, fare esperienza e poi si vedrà. 

 

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