Monster Hunter Stories: Ride On, dal videogioco alla tv. Su Sky Uno Family dal 20 dicembre
Uscito su 3DS nel 2016, il gioco ha introdotto nel mondo dei cacciatori di mostri le meccaniche tipiche dei giochi di ruolo a turni. Un sequel, Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, è in lavorazione e arriverà nel 2021 su Nintendo Switch. Nell'attesa, su Sky Uno Family (canale 109), dal 20 dicembre ti aspettano in prima visione tv Xavier Riddle e il museo segreto, Metalions e naturalmente, Monster Hunter Stories: Ride On. Scopri di più sulla programmazione
Il 20 dicembre si accende SKY UNO FAMILY: Sky Uno +1 (al canale 109) cambia veste per abbracciare le famiglie con un palinsesto per tutti, titoli dedicati a grandi e piccoli, per accompagnarli nel periodo natalizio quando da tradizione sono più uniti che mai, anche davanti alla tv. Di giorno in giorno, sul pop-up channel, un occhio di riguardo soprattutto ai più piccoli, con tanti titoli d’animazione che arrivano su Sky Uno Family in prima visione tv: Xavier Riddle e il museo segreto, Metalions, Monster Hunter Stories: Ride on. Cartoni animati cult da guardare tutti insieme come Inazuma Eleven Go, Lady Oscar, Lupin III e la serie Club 57. Non mancheranno poi la magia del Cirque du Soleil e i grandi show, da sempre amatissimi dai bambini tanto quanto dai genitori: i nuovi episodi delle produzioni originali firmate Sky Uno come MasterChef Italia e Alessandro Borghese 4 Ristoranti, i grandi show d’intrattenimento internazionali come Hell's Kitchen Usa.
fiore all’occhiello di Capcom dal 2004
Monster Hunter Stories: Ride On, nata da una costola della saga principale, fiore all’occhiello di Capcom dal 2004, è una serie di videogiochi che negli ultimi anni ha saputo far breccia nel cuore degli appassionati. Il primo capitolo è uscito su Nintendo 3DS nel 2016 (2017 in Europa e Stati Uniti) ed è attualmente in lavorazione un sequel (Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin), che approderà su Nintendo Switch nel terzo trimestre del 2021.
Da cacciatori ad allevatori
Proprio come nella serie principale, anche in questi spin off i mostri sono al centro della trama e del gameplay. I giocatori però non interpretano dei cacciatori armati fino ai denti e pronti a tutto pur di ottenere dalle terrificanti creature delle risorse con cui dare vita a nuove armi e armature, ma dei “Rider”, ossia delle persone capaci di instaurare un legame di amicizia con le belve che popolano il mondo in cui vivono (soprannominate “Monstie”). Nel corso del gioco è possibile far schiudere dalle varie uova mostri di tutti i tipi: si passa dai più piccoli e meno letali a dei veri e propri colossi, come il Rathalos e il Tigrex. Come intuibile, questo cambio di prospettiva porta con sé delle atmosfere meno cruente, una grafica cartoonesca e delle meccaniche di gameplay completamente diverse.
Combattimenti a turni
Mentre i capitoli della serie principale sono tutti degli action rpg incentrati sulla caccia ai mostri (che richiede lo studio attento di elementi come pattern di movimento, punti deboli, attacchi ecc.), Monster Hunter Stories introduce un gameplay basato sugli scontri a turni tipici di serie come Dragon Quest, Shin Megami Tensei e Pokémon. È proprio da quest’ultima serie che il gioco eredita alcune caratteristiche, come la possibilità di avere un massimo di sei mostri nel proprio party e la presenza di una sorta di enciclopedia dedicata alle creature incontrate (dal Pokédex alla Mostropedia il passo è breve), liberamente consultabile al di fuori delle battaglie. Nonostante qualche similitudine, il gioco non è assolutamente un “clone” di Pokémon e si differenzia dalla serie di Game Freak per molteplici aspetti, tra cui un focus maggiore sull’esplorazione, la possibilità di equipaggiare il protagonista con armi e armature sempre più potenti e la presenza di una trama ricca di svolte narrative degne di nota (seppur adatta comunque a un pubblico piuttosto giovane).