Abbiamo incontrato Alessio, Federica e Martina componenti del gruppo dei Booda, arrivati secondi nella finale di X Factor 13. Ecco cosa ci hanno raccontato
LO SPECIALE DI XF13
Hanno fatto esplodere con il loro sound “tribale” il forum di Assago nella serata finale di X Factor 13. Non hanno vinto ma sono arrivati secondi ad un soffio dalla vittoria. Un percorsodi crescita quello dei Booda (ovvero Alessio, Federica e Martina), che ha sorpreso un po’ tutti, visto che il gruppo si era unito da soli tre mesi. Il loro collante è stata la musica. La loro arma in più è stata l’energia che hanno messo in ogni performance live di questa edizione di X Factor 2019.
Si sono definiti una band live a cui piace stare sul palco, ma anche coinvolgere il pubblico che li ascolta. Naturalmente hanno una formula magica: mettere un po’ di Booda in ogni brano che interpretano, in ogni cosa che fanno. Come a creare dei veri e propri incantesimi musicali che siamo sicuri continueranno ad affascinarci a lungo.
Li abbiamo incontrati: ecco cosa ci hanno raccontato:
Vi siete incontrati, musicalmente parlando, soltanto pochi mesi fa. Come avete fatto a trovare questa alchimia in così poco tempo?
La realtà è che ci siamo trovati fin da subito. È come se ci conoscessimo da molto tempo e in questo senso salire sul palco e suonare è stato fin da subito facile. Quello che ci accomuna fin dall'inizio è la voglia di tirar fuori l’energia e il sound che entrambi avevamo dentro.
Che tipo di sound?
Il nostro sound è una miscela di Urban e Rhythm and blues molto organico e spinto. Quello che ne vieni fuori è comunque una nostra proposta. La speranza è che continui a piacere al pubblico
Che consigli vi ha dato il vostro giudice Samuel?
Samuel è stato fondamentale. Ha capito fin da subito le nostre potenzialità e ci ha sempre sostenuto. Ci ha dato soltanto una certa inquadratura di come stare sul palco e come canalizzare la nostra energia per non disperderla e farla, di conseguenza arrivare al pubblico.
Vi spaventa il successo?
Se avere successo significa perdersi dietro logiche lontane dalla musica, allora molto. Se invece per successo si intende opportunità di sperimentazioni artistiche ben venga. L’importante è continuare a suonare.
Nella serata finale di X Factor avete cantato con Robbie Williams? Come è andata?
Fin dalle prove ci è sembrato una persona davvero disponibile, alla mano, capace con noi tutti di creare un’empatia straordinaria. Non è facile trovare una star di questo livello che sul palco cerca anche un rapporto tattile. Siamo rimasti davvero sorpresi in senso positivo naturalmente.
Come vi vedete tra 10 anni?
Veramente non lo sappiamo. Adesso ci godiamo questo momento magico e confuso. Quello che di sicuro ci immaginiamo o ci auguriamo è magari di stare su un palco e di suonare. Insomma nella nostra vita ci sarà sempre e comunque la musica. Ne siamo certi