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"Mar de Colores", il nuovo album di Alvaro Soler. L'intervista

TV Show

Barbara Ferrara

Venerdì 7 settembre Alvaro Soler esce con il suo nuovo album, incontra i fan italiani e annuncia il prossimo atteso concerto al Mediolanum Forum di Milano la prossima primavera. Scopri di più e leggi l'intervista in cui ricorda X Factor e da i suoi consigli ai debuttanti che vedremo sul palco del talent più amato della tv, giovedì 6 settembre alle 21.15 su Sky Uno canale 108 e su digitale terrestre al 311 0 11.

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Incontriamo Alvaro Soler alla conferenza stampa milanese in occasione della quale ha annunciato l’uscita del suo nuovo album dopo il fortunato debutto di Eterno Agosto (disco di platino in Italia). L’artista spagnolo è come sempre solare, frizzante e al tempo stesso composto nel suo modo di porsi, ed è probabilmente questa la sua caratteristica più evidente nonché quella vincente. Vive tra Berlino e Madrid (confessa scherzosamente di venire a Milano solo per tagliarsi i capelli, “solo qui li sanno fare bene, a Berlino sono un disastro”) ed è in continuo movimento, o “evoluzione” come lui stesso dichiara. Da quando è partito ha inanellato un successo dopo l’altro, ricordiamo il più recente: La cintura, doppio disco di platino in Italia raggiuge la Top5 di Earone, classifica dei brani più programmati dalle radio italiane, totalizza oltre 133 milioni di stream su Spotify nel mondo e oltre 118 milioni di views per il video su Youtube, 1 milione di stream al giorno su Spotify e certificazioni oro o platino in diversi paesi tra cui Spagna, Finlandia e Svizzera.

Alvaro Soler sarà anche un hit maker calzato e vestito ma ciò che più gli importa è che i suoi fan vadano ai suoi concerti per ascoltare tutta la sua musica, un “mar de colores”, per l’appunto, non solo i brani campioni di incassi come Sofia e le altre. La musica più di tutto è condivisione, sogna un duetto con Santana, e mentre racconta di sé e dei suoi progetti trasmette allegria, non a caso è questo l’obiettivo della sua musica: “portare gioia”. Continua a leggere e scopri cosa ci ha raccontato.

Con “Mar de Colores”, cosa vuoi trasmettere?
Sicuramente la gioia di vivere, la parte felice del mio carattere, l’allegria, abbiamo già tanti problemi soprattutto in questo momento. All’interno ci sono canzoni molto diverse tra loro ma rispondono tutte alla mia estetica. I testi sono sicuramente più maturi.
C’è un colore che spicca più degli altri?
In realtà non c’è né uno in particolare, sono un mix di diversi emozioni. Mi piace che siano tanti e diversi, ed è interessante pensare che tutti nascono da soli tre colori primari.
Tra le righe parli di una vita semplice, è una necessità, la tua com’è?
Sempre di corsa e non ho quasi mai una routine, a dispetto della frenesia mi piace pensare alla tranquillità: cerco di farne una filosofia di vita, a contrasto con il presente che vivo oggi.
L’album parla anche del valore delle tradizioni.
Si, ho viaggiato e viaggio molto, quando mi capita di suonare insieme a persone di Paesi diversi sto benissimo, perché ognuno ti parla delle loro usanze, ciò che si usa fare a casa loro. Le tradizioni per me sono importanti, non dovremo mai perderle, è bello spiegarle e condividerle con gli altri. Ti arrichisce.
Le tue canzoni non “sono” solo grandi hit, è questo che vuoi dimostrare con questo album?
Da quando ho iniziato a oggi, c’è stata una grande evoluzione, il primo album è stato un po’ un esperimento, non ci aspettavamo il grande successo che è arrivato. Diciamo che abbiamo creato le fondamenta della casa, ora siamo passati a curare il resto. Ora sento una pressione diversa, positiva. Come evolverà non si può sapere.
In primavera ci sarà il grande concerto Forum di Milano.
Sarà grandioso, costruiremo il palco, l’anno scorso mi sono divertito con un compagno di studi a buttare giù il progetto, dobbiamo pensare bene a tutti i particolari, sarà molto dinamico, ci saranno
Che ricordi hai di X Factor?
Bellissimi, non solo del programma ma di tutto il team con cui ho lavorato, sono mesi intensi in cui si lavora tanto ma ne vale la pena. Lo rifarei, compatibilmente agli impegni in agenda che sono tantissimi, quest'anno per esempio sarebbe stato impossibile per via dell’album e il concerto al Forum.
Un consiglio agli aspiranti talenti?
Essere spontanei, cercare di essere se stessi è fondamentale. Per farlo occorre una certa dose di sicurezza sul palco, altrimenti si rischia di sembrare finti, non autentici.
C’è una canzone dell’album a cui ti senti più legato?
“Nino perdido”, quando da piccolo ho iniziato, a casa suonavo il piano e i miei genitori mi ripetevano sempre che dovevo fare una canzone al piano. Alla fine ci sono riuscito ed è stato bellissimo, testi e melodia sono nate al tempo stesso, e non succede spesso. Come quando provi una giacca e ti accorgi che ti sta perfettamente.
Qual è il bello del tuo mestiere?
Portare gioia attraverso la musica è la cosa più bella che faccio, mi piace pensare che le persone fanno della tua musica la colonna sonora della loro vita, attraverso la musica puoi connetterti alla gente, questo è il lato bello del mio mestiere. Per me la musica significa condividere.

Alvaro Soler incontrerà i fan italiani il 15 settembre a NAPOLI, il 16 settembre a MILANO e il 17 settembre a ROMA