Nell’ultima puntata della terza stagione dello show cooking di Sky Uno, Alessandro Borghese sperimenta le tapas “mediterranee” del locale di Giorgio Tuccelli, situato nella zona turistica di Barcellona
Nel cuore della Barcellona turistica, a pochi passi dalla Sagrada Familia, si trova il regno di Giorgio Tuccelli. lo chef del Laz Laz, uno dei “4 Ristoranti” che si contendono il titolo di miglior locale di Tapas all’Italiana. Per questa ottava e ultima puntata della terza stagione, infatti, Alessandro Borghese esce dall’Italia e approda in Catalogna, alla ricerca del perfetto mix tra la nostra tradizione culinaria ed il modo di intendere la ristorazione tipicamente catalano. Due elementi che Giorgio ha imparato a coniugare senza cedere un millimetro alle logiche dei locali per turisti.
Ricerca e perfezione
Sul lavoro come nella vita: Giorgio è preciso, scrupoloso. Perfezionista ai limiti del maniacale. Si muove dietro ai fornelli come un marinaio tra gli ormeggi di una barca in tempesta, impartisce ordini ai suoi colleghi e non è mai soddisfatto. Forse proprio per questo, quando ha deciso di aprire il ristorante lo ha chiamato “Laz Laz”. Nella cultura peschereccia, “quando si è in barca e viene il momento di mangiare, ci si prepara un piatto di pasta laz laz, ovvero con ciò che si è pescato e che è avanzato”, spiega Giorgio con la sua parlantina veloce, che non conosce esitazioni. Non a caso la cucina offerta dal suo locale è tipicamente mediterranea, con il pesce a farla da padrone incontrastato. Se siete a Barcellona e desiderate una lasagna o le tipiche carbonare e amatriciane, il ristorante di Giorgio non fa per voi. Dietro ai piatti del locale c’è infatti una ricerca costante, che parte dalla tradizione, ma sperimenta costantemente. Come può constatare Alessandro Borghese, l’obiettivo non è attrarre il turista alla ricerca del piatto simbolo, ma esportare una cultura che - nel caso di Giorgio - è quella mediterranea.
Tapas campane e laziali
Originario di Terracina, piccolo comune della costa laziale non molto distante dalla Campania, Giorgio ripropone nelle sue ricette alcune delle abitudini tipiche della sua zona di provenienza. La sfida è riuscire a far incontrare l’idea di ristorazione tipicamente italiana fatta da primi, secondi e contorni, con quella spagnola del “pica pica”, per la quale un pasto si compone di tanti piccoli assaggini che permettano di spizzicare qui e là. La risposta del Laz Laz è un menu composto da specialità italiana “ridotte”, tapas che svariano dagli antipasti sino ai dolci per accontentare un po’ tutti. Dall’involtino con melanzane e gambero rosso, all’insalata di mare in stile finger food, passando per svariati assaggi di pasta: il locale esporta la sua idea culinaria in terra catalana oscillando tra fedeltà alla tradizione e voglia di sperimentare, l’identikit perfetto per “4 Ristoranti”. Quello che conta, però, è sempre il risultato finale: il piatto deve essere bello a vedersi, profumato… E buono da mangiare.