4 Ristoranti, Le ricchezze del mare è il regno del baccalà

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Per la prima puntata dell’edizione estiva dello show cooking di Sky Uno, lo chef Alessandro Borghese gira nella costa calabrese e fa visita al locale di Caterina Milizia che punta sulla genuinità della sua cucina e un menù a dir poco particolare

Alla base di ogni successo c’è sempre una componente di coraggio. E di coraggio Caterina e Maurizio ne hanno avuto tanto quando hanno deciso di gettarsi nel mondo della ristorazione per aprire “Le ricchezze del mare”, il piccolo locale di Squillace (Catanzaro) messo alla prova da Alessandro Borghese nella prima puntata della stagione estiva di “4 Ristoranti”. Sono bastati la passione dei proprietari e il loro menù tutto a base di baccalà per aggiudicarsi la palma di miglior cucina “piccante” della costa calabrese? La risposta, il 1 giugno su SkyUno.


Cinquanta sfumature di baccalà


Tutto a “Le ricchezze del mare” è a base di baccalà e nasce dalle sapienti mani di Caterina: “Il mio obiettivo è quello di ricreare una cucina genuina, che rispetti tradizioni che si stanno perdendo. Oggi, ad esempio, nessuno si prepara più la pasta a casa, io continuo a farlo”. Ecco allora serviti i ravioli ripieni di baccalà e patate con impasto al peperoncino, o ancora la Fileja, pasta tipicamente calabrese, dalla forma allungata simile a quella dei fusilli. Ma la passione di Caterina e Maurizio per lo stoccafisso va decisamente oltre il classico utilizzo per i primi e secondi. A “Le ricchezze del mare”, il baccalà lo si trova persino all’interno dei profiterole insieme alla mozzarella ed una salsa a base di peperoncino che sostituisce il cioccolato.


La storia del locale


“Le ricchezze del mare” è nato quasi per gioco sette anni fa. Caterina Milizia - 42 anni ed uno spiccato accento calabrese - è la proprietaria e cuoca del locale e sorride quando ripensa a quei momenti. “Ho sempre amato cucinare, ma prima di allora non avevo mai lavorato in un ristorante. Preparavo le cene per gli amici e per mio marito”. L’altra figura chiave nella storia del locale, infatti, è proprio quella del marito Maurizio. “Lavorava in un’azienda impegnata nella lavorazione e distribuzione del baccalà. Continuava a portarlo a casa e così ho imparato a cucinarlo in tutte le salse”. Il primo successo lo ottiene tra le mura della sua abitazione, “c’era sempre la fila di ospiti che veniva ad assaggiare i miei piatti”. Dai numerosi complimenti nasce l’idea di aprire un ristorante nel quale riproporre le sue “invenzioni”. Alla prima scintilla si aggiunge poi il coraggio di compiere il passo. Così nasce “Le ricchezze del mare”, una scommessa che paga ben presto i suoi frutti. “Oggi - ammette - i piatti tornano sempre vuoti”.


Le ricchezze del mare: come a casa


Piccolo eppure confortevole, “Le ricchezze del mare” è stato accudito dai suoi proprietari con lo stesso amore che solitamente si riserva ad un figlio. Caterina e Maurizio ne hanno curato personalmente l’arredamento, studiando minuziosamente ogni particolare. Il locale è un ex frantoio con i muri in pietra viva, ammobiliato con oggetti riciclati, mobili artigianali e tanta fantasia. In questo contesto, persino il peperoncino - altro protagonista del menu - si riscopre oggetto d’arredamento. Ogni dettaglio è studiato per creare un’atmosfera accogliente e far sentire il cliente come a casa. Persino la cucina non presenta le attrezzature tipiche dei ristoranti e mantiene una connotazione intima. Caterina cucina ancora nei piccoli padellini che si usano a casa perché, a distanza di sette anni dall’apertura dell’attività, la sua resta prima di tutto una passione.

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