La corsa verso il titolo di sesto MasterChef d'Italia si arresta per Roberto Perugini, Mariangela Gigante e Giulia Brandi, sono loro tre a uscire di scena nel corso dell’ottava puntata. Leggi l’intervista e non perdere il prossimo avvincente appuntamento, giovedì 16 febbraio alle 21.15 su Sky Uno.
di Barbara Ferrara
Tra Gabriele e Roberto alla fine ad avere la peggio è il cuoco amatoriale di Predappio, poi è il turno di Mariangela, la pantera di Matera che cita Platone ma cade sul timballo de Il Gattopardo, a seguire, l’inaspettata uscita di scena di Giulia chiude l’ottava puntata di MasterChef. E la sfida continua, non per i tre aspiranti chef che si sfilano il grembiule, salutano i compagni di viaggio e ringraziano i giudici. Indimenticabile per Giulia il congedo dal suo caro Bastianich per cui non ha mai nascosto un debole. "E' un figaccione, è il mio ideale di uomo, ma professionalmete parlando. Lo invidio molto, viaggia in giro per il mondo, conosce tante cose."
Ciascuno riparte con il proprio bagaglio e la voglia di continuare a mettersi in gioco, a ciascuno la propria lezione di vita, come quella di Mariangela: “Cosa ho imparato da questa esperienza? Che la prossima volta, prima di lanciarmi nel vuoto così come ho fatto, porterò con me un paracadute”. La femme fatale di MasterChef si riferisce al fatto di non essere sempre stata ben accolta dal gruppo: “Senza rancore, penso che questo atteggiamento di chiusura nei miei confronti derivi dalla mia personalità complicata, poliedrica e arzigogolata. Le persone prese singolarmente sono tutte persone d’oro, ma nell’insieme diciamo che purtroppo il gruppo non ha legato con me". I tre aspiranti chef scherzano tra loro, grati per essere arrivati fino a qui, si fanno battute a vicenda e si raccontano a ruota libera. Li abbiamo intervistati all’indomani della loro dipartita.
Per chi fate il tifo?
Roberto
Io penso che debba vincere Valerio e spero proprio che vinca lui, magari in una finale con Michelino (n.d.r. Michele Ghedini).
Giulia
Spero che vinca Valerio, una persona che ha quel quid in più. Nella sua esagitazione è incredibile, io ho tredici anni in più, ma lui conosce delle cose che io mi sogno. Ha un gran talento.
Mariangela
Io faccio il tifo per il migliore o per la migliore, diciamo che sarei contenta se vincessero i due piccolini, Valerio e Michele Ghedini, hanno un percorso lungo da fare, tuttavia non mi sento di escludere dal novero Cristina, una persona che stimo per l’eleganza e ritengo molto capace, poco pirotecnica ma con grande capacità culinaria.
Chi dei giudici portereste a cena?
Roberto
Barbieri e Cannavacciulo insieme.
Giulia
Cracco, ma solo per sfida, per rompere le scatole come le rompe lui. Però se devo fare una serata in cui mi voglio divertire sceglierei Barbieri.
Mariangela
Se dovessi giudicarli per l’austerità con quale si sono posti nei miei confronti direi nessuno, tuttavia è un gioco e vado oltre: a rotazione li porterei tutt’e quattro. Ognuno ha quattro diverse peculiarità.
Il vostro sogno nel cassetto?
Roberto
Un ristorante alternativo, prima però vorrei imparare a gestire bene un locale.
Giulia
Un ristorante da aprire insieme a mio padre.
Mariangela
Aprire una galleria d’arte, dove presentare i miei dipinti ed esporre quadri di persone che non hanno modo di farlo, con annesso un ristorantino di nicchia.
Un momento da ricordare?
Roberto
Sicuramente cucinare in brigata, mi piace la collaborazione e ho tanti bellissimi ricordi delle prove esterne.
Mariangela
E’ stata una bellissima esperienza, sono contenta di essere arrivata fin qui ma sono stata contenta anche di uscire, uscendo ho ringraziato il Signore.
Giulia
Quando Cannavacciolo e Heinz Beck mi hanno fatto i complimenti e mi sono commossa: mi ero ripromessa di non piangere.
E non potevamo salutare Mariangela senza strapparle una delle sue citazioni auliche, ecco quali ha usato per descrivere il suo ingresso e la sua uscita da MasterChef: “Puoi svegliarti ogni mattina all’alba per tracciare quello che sarà il tuo futuro, sta’ pur certo che il tuo destino si sveglierà mezzora prima di te” e “Ogni uomo è artefice del proprio destino”. Ambedue le cose vanno di pari passo, nonostante possano sembrare in contraddizione. Riassumono tra l’altro la mia filosofia di vita”.