4 Ristoranti, all’Orto già Salsamentario vegan e raw food

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Nel locale torinese visitato da Alessandro Borghese nella decima puntata del cooking show di Sky Uno è protagonista una cucina che riesce ad essere insieme salutare e gustosa

Una scelta etica come filosofia di vita che si combina con la ricerca del gusto a tavola grazie all’utilizzo esclusivo di prodotti vegetali: con queste premesse è nato a Torino “l’Orto già salsamentario”, ristorante che Alessandro Borghese mette alla prova nell’ultima puntata di 4 Ristoranti. Questo piccolo tempio del raw food, del crudismo, è nato per volontà di Eduardo Ferrante, ex informatico e amante della cucina vegana che ha deciso di aiutare le persone ad approcciarsi alla cucina salutista senza pregiudizi e timori di alcun tipo.

 

<h2> Al passo coi tempi</h2>Il locale che ospita attualmente il ristorante di Eduardo era in origine un “Salsamentario”, come testimonia l’insegna storica all’entrata. Il termine “salsamentario” si riferiva a professioni legate alla lavorazione di carni e insaccati, quali quella del salumiere e del pizzicagnolo. Pur non strettamente collegata al menù del suo “Orto”, lo chef ha deciso di lasciare l’insegna all’interno della nuova struttura per conferirle un senso evolutivo, a testimonianza di come, col passare degli anni, anche le abitudini in cucina vadano modificandosi insieme alle esigenze dei clienti. Tema molto sentito durante 4 Ristoranti e anche l’arredamento riflette questo affascinante connubio tra passato e presente: ai tavoli e alle sedie in legno, sono stati affiancati elementi d’arredo moderni come lampade dal design accattivante e piccoli quadri.

 

<h2>Una cucina salutare ma gustosa </h2>La cucina “dell’Orto già salsamentario” è legata alla natura, alla stagionalità e alle piccole produzioni agricole, ragion per cui il menù cambia molto spesso. In tavola arrivano solo prodotti freschi e di origine controllata, con i quali Eduardo prepara ricette salutari ma gustose. Il menù è molto vasto: si va dalle classiche insalatone o zuppe di legumi all’insalata russa preparata con maionese vegetale alla curcuma, passando per spaghetti crudisti di daikon (il ravanello cinese), sformati di zucca, miglio e porri, o polenta alla griglia. Per i più golosi, anche una vasta selezione di pizze realizzate con farina multicereale, alla canapa o al farro, tutte rigorosamente bio. Insomma, un’ottima soluzione per soddisfare il palato senza far salire l’ago della bilancia come ha potuto sperimentare Alessandro Borghese.

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