Uno dei locali visitati da Alessandro Borghese nella nona puntata del suo cooking show punta con forza su ingredienti e ricette del luogo
I clienti dell’hotel “Baita dei Pini” sono fortunati due volte, possono godersi i panorami mozzafiato della Valtellina e possono gustare i piatti tipici con ingredienti locali che il ristorante dell’albergo propone: è quello che scopre anche Alessandro Borghese nella nona puntata di 4 Ristoranti, in onda martedì 24 gennaio alle 21.15 su Sky Uno. Un locale che vive basandosi fondamentalmente su due punti di forza la tradizione gastronomica valtellinese e l'uso di ingredienti locali.
<h2>Nel cuore della Valtellina</h2> L’hotel “Baita dei Pini” si trova nel pieno centro di Bormio, a pochi passi dalle sponde del fiume Adda. Il comune in provincia di Sondrio è rinomato per le sue acque termali e meta ogni anno di moltissimi visitatori dal nord Italia e dalle vicine Svizzera e Austria. Bormio è anche il posto perfetto dove fare base per godersi la bellezza della Valtellina: in estate si cammina fra i pendii suggestivi della Val Zebrù e fino ai laghi artificiali di Cancano; in inverno si raggiungono le numerose stazioni sciistiche della zona. Ma l’immersione nell’atmosfera valtellinese non è completa senza un piatto di pizzoccheri e un bicchiere di Sforzato: queste e altre specialità enogastronomiche si possono gustare al ristorante dell’hotel “Baita dei Pini”, dove Nicola Dei Cas tiene molto a proporre ai suoi clienti una cucina tradizionale in perfetto stile alpino: “Mi piace far trovare la Valtellina in tavola ai nostri clienti e voglio che escano soddisfatti dal ristorante”.
<h2>Dalla colazione alla cena</h2> Il perno su cui ruota tutta la cucina del “Baita dei Pini” è l’utilizzo di ingredienti molto freschi e genuini, spesso a chilometro zero: una scelta sempre molto apprezzata nel corso di 4 Ristoranti. La conoscenza con la storia gastronomica valtellinese comincia al momento della colazione, con un buffet di delizie locali: ci sono i müsli, miscele di cereali, frutta e yogurt tradizionali dell’arco alpino, le marmellate valtellinesi e la frutta di stagione. Ma anche centrifughe e spremute, prodotti biologici e senza glutine. Chi appena sveglio preferisce il salato può optare per i formaggi del luogo come il Casera o il Bitto o per le sfiziose frittate accompagnate da speck e bresaola. Pranzo e cena sono il trionfo dei piatti tipici: accanto appunto ai pizzoccheri di grano saraceno e alla manfrigole (sorta di crespelle) farcite con formaggio e funghi, trovano spazio creazioni particolari come il soufflé di ricotta d’alpeggio o il semifreddo all’amaro Braulio, sempre da ingredienti rigorosamente made in Valtellina. “Nei mesi dell’alta stagione offriamo anche piatti nazionali, ma i nostri cavalli di battaglia rimangono le ricette locali”, conferma Nicola Dei Cas.
<h2>La selvaggina delle Alpi </h2> Quello che non può mancare alla “Baita dei Pini”, come in ogni ristorante valtellinese che si rispetti, è sicuramente un buon secondo di carne rossa. Se si parla di selvaggina, la Valtellina non teme confronti: la qualità delle sue carni e l’esperienza secolare di genti abituate a scaldare i freddi inverni alpini hanno prodotto piatti robusti e gustosi, adatti anche ai palati più esigenti. “Tra costolette alla griglia, salmì di cervo, e capriolo affumicato al ginepro, Alessandro Borghese ha l’imbarazzo della scelta”, assicura Dei Cas. E se non dovesse bastare, c’è il vino “Per Ale”, una sorpresa pensata apposta per lo chef-conduttore, che della cena alla “Baita dei Pini” non si dimenticherà facilmente.